Cosa fa apparire un capo pregiato, ben confezionato e di classe?

Ciao a tutti,
Come alcuni di voi sapranno sono super neofita ed ovviamente mi sto informando a più non posso su Blog tematici, you tube ecc ecc..
Ho notato che molte creazioni che vengono definite belle hanno veramente un'apparenza poco curata, cioè che si vede benissimo che è stata fatta in casa...
A parte la scelta della stoffa, un buon taglio, la scelta del modello e le cuciture da cosa può dipendere la buona riuscita o meno di un abito?
Ho visto abiti kimono di seta meravigliosi ed alcuni che sembravano comprati per pochi euro, mi rendo conto che magari la mia è una domanda sciocca, ma volevo sapere da voi esperte/I su cosa mi devo concentrare di più, che cosa rende il lavoro fatto bene e la "cadenza" del capo perfetta ( probabilmente non si dice così ma rende l'idea).
Perdonate la mia ignoranza, ringrazio in anticipo chiunque abbia voglia di darmi suggerimenti in merito.♡

Quello che dici è vero. Per questo motivo essere la sarta difficile: capisci quando qualità è scarsa e ti passa la voglia di acquistare i capi
Cominciamo dall’inizio:
- È molto importante (ed è molto sottovalutato) il fatto che il tessuto corrisponda al modello scelto
- il cartamodello coretto (intendo non solo costruito con le misure giuste ma è anche ben equilibrato e adatto alla persona che lo indossa). Per esempio circa 85-90% hanno l’altezza diversa di una spalla rispetto ad altra, ma molto spesso le modifiche per questa conformazione non vengono fate ne sul cartamodello e neanche sul tessuto. Di conseguenza ci saranno dei difetti sul capo che abbassa la qualità.
- la qualità delle cuciture (uniforme, ben formata, la lunghezza del punto giusta)
- metodi di lavorazione (non puoi tutti tipi di tessuti e su tutti tipi di capi rifinire nello stesso modo) All’inizio sarà molto difficile riuscire a capire quale metodo sia migliore ma con esperienza, impegno e voglia di migliorare arriva.
-lavorazione corretta con ferro. Anche qui devo dire che è un aspetto molto trascurato da tante sarte. Non lo insegnano da nessuna parte in Italia, almeno non mi è mai capitato di sentire che lo facciano. Tutte le sarte, seconde me, dovrebbero avere dei “cuscinetti aiutanti” (scusa non so come si chiamano in italiano, in inglese sono “ham”. Sono costosi se vuoi acquistare ma semplici da fare e io li fatti per me delle dimensioni che servivano a me)

Questi sono i principali aspetti che rendono il capo di essere di qualità. Se mi vengono in mente altre cose, li aggiungo.

Ah, ecco un’altra cosa che a me sembra scontata ma magari per chi appena inizia a cucire non lo è.
Quando viene usato il tessuto a righe, quadri, fantasia grossa, ovviamente quadri, righe e anche la fantasia devono combaciarsi. Chiaro che non possono combaciarsi su tutte le cuciture del capo, ci sono dei punti particolari a quali prestare attenzione e ovviamente usare il senso di ragionamento in generale.

Grazie del tuo aiuto Inna, mi stai dicendo cose molto utili di cui terrò conto sicuramente...ma questi "prosciutti" , ham, servono da adattare sotto il tessuto prima di stirarlo? Se sono così utili li vorrei realizzare anche io...

Inna, visto che sei gentile voglio approfittare di te: hai un manuale di cucito base da consigliarmi? Ho letto varie recensioni ma ho ancora le idee molto confuse, chi dice una cosa chi un'altra...visto che mi sembri molto appassionata mi farebbe davvero piacere avere un tuo suggerimento.Ancora grazie.

Ti spiego come li ho fatti io questi cuscini, sicuramente riuscirai.
Ho comprato truciolato in un negozio per gli animali. Bisogna assicurarsi che in questo truciolato non ci sono truciolò delle piante conifere, altrimenti con tempo queste piante rilasciano la resina e potresti sporcare i capi.
La forma dei cuscini dovresti decidere tu, perché dipende dai lavori che devi fare. Per esempio io ne ho una lunga e stretta per la manica, poi un cuscino grande per la schiena (che uso solo quando faccio uomo), e poi un’altro che ha la forma di trapezio (quasi triangolo) con dimensioni circa 20x25.
Poi bisogna prendere il tessuto 100% cotone (ho usato la tela di prova) con la trama fitta di colore naturale o bianco e un’altro tessuto che sarebbe la lana sempre 100% e sempre meglio colori bianco naturale. È difficile trovare la lana 100% chiara che costi poco, allora potresti usare solo cotone, ma la lana assorbe meglio l’umidità.
Cuci due sacchetti di dimensioni uguali: uno in cotone e l’altro con un cotone da una parte e lana dall’altra. Inserisci il sacchetto di tutto cotone nell’altro sacchetto e comincia riempirlo con truciolato ogni tanto schiaccialo per bene se vuoi un cuscino rigido e ben imbottito. Quando riempi il sacchetto cuci con i punti a mano la parte aperta dei sacchetti, prima quello interno e poi esterno. Provo di allegare la foto di un cuscino mio.
Uso anche un pezzettino di legno (nel mio caso è un asse di parquet) che assorbe l’umidità del vapore e aiuta di stabilizzare la stiratura delle cuciture per esempio.

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Per il manuale per cucito di base è difficile... La varietà dei materiali usati e la loro lavorazione è veramente infinita.
Per esempio nell’uomo artigianale c’è la quantità dei capi e limitata: camicia, pantalone, gilet, giacca e capotto. Poi c’è ne sono frac o smoking che hanno le loro particolari nella lavorazione ma seguono più meno gli stessi principi. Per esempio il revers è sempre lavorato con il punto spina di pesce nelle direzioni predefinite, per doppiare vengono usati il pelo di camello, lino etc.
Quindi nell’uomo è più possibile creare un manuale che descrive le cose principali. Ma uomo artigianale è molto complicato e la lavorazione dipende anche dal metodo di taglio.

Nella donna in sartoria di adesso sembra quasi impossibile di raggruppare tutte le tecniche, anche perché ogni anno qualcuno ne inventa delle nuove.
Per un principiante suggerirei forse trovare quello di burda. Non sono d’accordo con alcune tecniche ma come inizio vanno bene. La cosa che suggerirei a tutti quelli che iniziano a cucire è di allenarsi tanto sulle tecniche prima di passare ai capi.
Fare per esempio la tasca a filetto non una volta ma 5-6 volte sui pezzi del tessuto, solo così si riesce a migliorare. E così per ogni tecnica descritta. Quando hai un bagaglio di tecniche provate potrai decidere tu quale usare su un tessuto/capo in lavorazione.
Capisco questo potrebbe essere lungo e noioso ma sartoria è una passione. Senza la passione non si riesce a diventare veramente bravi.

Grazie per le risposte esaurienti, cercherò di fare tanta pratica, il cucito è un'arte che spero di riuscire a portarmi fino a che ne avrò la forza, trovo che sia un mondo molto affascinante.

In base a quello che ho imparato in molti anni... la tua domanda è veramente ampia:

- il tessuto è la prima cosa: un vestito essenzialissimo con una stoffa da pochi soldi sembra un sacco e appare come un vestito da fast fashion, mentre lo stesso modello con un tessuto di qualità appare completamente diverso: prova a farci caso quando nei negozi vedi capi di alto livello (Max Mara, Elisabetta Franchi, etc...)

- nei capi "economici" risparmiano molto sulle finiture, soprattutto quelle interne... con un risultato che spesso si vede anche esteriormente ..io tuttora quando entro alla Rinascente a Mi o Sorelle Ramonda a Vi "studio" come sono rifiniti i capi costosi e vedrai come anche solo il tipo di orlo fa la differenza!

- in generale non focalizzarti su quello che è "veramente sartoriale" ...a volte le vecchie tecniche sono troppo complesse e il risultato è di ..."fatto in casa" più che "sartoriale": pensa a un vestito in jersey... adesso vanno gli "orlini tubolari" (tipo con TC, anche su D&G etc..), mentre un jersey con orlo fatto a mano ...

Infine tieni conto che le fotografie sui siti ...possono ingannare parecchio!!! Una foto "arrangiata" fa apparire brutto tutto, mentre quella professionale.. "fa miracoli" ...basta vedere tutti i "cosa ti aspettavi vs realtà" su YT

Grazie mille!

Aggiungerei che nei capi veramente belli c'è "quel qualcosa in più", molto difficile da definire, che fa venir voglia di avere e indossare quel vestito, e che ci fa sentire bene, valorizzate.
Per questo, non basta un'ottima tecnica, del materiale di qualità e cura nel taglio e confezione. Ci vuole quel senso del bello, quelle idee semplicemente geniali che i grandi sarti hanno. Noi possiamo timidamente ispirarci... e sognare un po'