La favola che avrebbero dovuto raccontarci..

Bella favola, condivido pienamente!
In casa nostra vige la parità, mio marito sa cucinare, stirarsi le camicie e pure azzarda la lavatrice (ogni tanto). Adesso sta un po' battendo la fiacca, perchè io sono a casa, ma quando lavoriamo entrambi (lui a 2 turni, io generalmente a giornata) lui si fa tranquillamente il pranzo da solo e lava anche i piatti.
A mio favore gioca il fatto che ha comprato la casa prima di conoscermi e quindi si doveva arrangiare, volente o nolente. Ma non avrei mai accettato di stare con una persona che mi considerasse una specie donna delle pulizie full time...

Lisa82

chiara2711 ha scritto:

lovecat ha scritto:

chiara2711 ha scritto:Pier, a me ha divertito: e' umoristica e nera al punto giusto!!! Sara' perche' da piccola mia nonna mi faceva riso e rane

Chiara, fossi in tuo marito, farei molto ben attenzione a non farti arrabbiare........ [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

...fa attenzione...basta ricordarglielo di tanto in tanto... [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

Già ti vedo: in mano padellona 40 cm di diametro.... e tu che gli dici:" vieni, vieni che non ti faccio niente"

ahahah, che bellina! secondo me è bello avere un compagno, anche bimbi (quanto mi piacerebbe essere sistemata per poter mettere in cantiere un pargolo...il primo di almeno tre nei miei sogni) però la storiella, secondo me, sottolinea proprio la differenza di concetto di "compagno di vita" e non di signore e padrone di casa. A fare la regina del focolare io non mi ci vedo proprio, ci dobbiamo aiutare e viziare a vicenda

ed infatti è proprio così come hai colto benissimo Jam ...

Non si parla di rinunciare ad una vita di coppia e tanto meno ad una maternità ... ma allo stereotipo di "regina della casa" ... mettendo in evidenza lo status di donna che prende le decisioni per se stessa, da se stessa, "mangiandosi" quello stesso stereotipo

poter scegliere come vivere ,personalmente vivo la casa bene ,senza costrizioni e senza obblighi anche se mio marito non fa assolutamente niente in casa .
Appartengo ad età ragionevole ,nel senso che "ragiono "il periodo della ribellione è passato .
Credo fermamente nella parità di doveri ed obblighi ,nessuno deve comandare, e se c'è un principe in casa è perchè io sono la regina!!!!

Comunque mi piace la storia ,e la dedico pure io a quelle donne che chinano il capo davanti all'uomo!

giovi59 ha scritto:io lavo, cucino, pulisco, ho fatto figli.....................e anche se qualche volta mi chiedo e mi sono chiesta chi me l'ha fatto fare, non mi sento come la principessa della tua storia.
Anzi più spesso mi sento la regina della mia casa.............................

ero triste perche anche io mi sento così il lavoro non mi manca ma sono felice anzi faccio tutto quello che mia madre non faceva e sono stra felice

sono contenta che ci siano altre casalinghe felici..........................non è poi così male far funzionare la nostra piccola azienda famigliare consapevoli di essere importanti per i nostri cari.

Amatevi reciprocamente, ma non fate dell’amore un laccio:
Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime.
Riempa ognuno la coppa dell’altro, ma non bevete da una coppa sola.
Scambiatevi il pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta.
Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
così come le corde di un liuto son sole benchè vibrino della stessa musica.

Datevi il cuore, ma l’uno non sia in custodia dell’altro.
Poichè solo la mano della Vita può contenere entrambi i cuori.
E restate uniti, benchè non troppo vicini insieme,
poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

Kahlil Gibran MI PIACE MOLTO QUESTA POESIA CHE PARLA PROPRIO DEL MATRIMONIO

bellissima giovi! la "favola" di inizio post mi ha fatto ridere e questa poesia fa riflettere.
amo molto Gibran, scrive cose molto profonde e, a mio parere, giuste.
non continuo a scrivere solo per non mettermi a fare un analisi del brano e farvi sorbire tutte le mie riflessioni!

giovi59 ha scritto:Amatevi reciprocamente, ma non fate dell’amore un laccio:
Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime.
Riempa ognuno la coppa dell’altro, ma non bevete da una coppa sola.
Scambiatevi il pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta.
Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
così come le corde di un liuto son sole benchè vibrino della stessa musica.

Datevi il cuore, ma l’uno non sia in custodia dell’altro.
Poichè solo la mano della Vita può contenere entrambi i cuori.
E restate uniti, benchè non troppo vicini insieme,
poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

Kahlil Gibran MI PIACE MOLTO QUESTA POESIA CHE PARLA PROPRIO DEL MATRIMONIO

quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro è la frase più bella ;questo è il vero amore non dipendere l'uno dall'altro avere le proprie passioni accettare l'altro per quello che è
non essere schiavi nè d'amore nè nel ruolo di moglie e marito
giovi è bellissima me la devo scrivere e conservare grazie!!!

quando l'ho letta la prima volta, qualche anno fa, mi ha colpito proprio l'esempio della quercia e del cipresso e spesso uso questa poesia nei biglietti di augurio de nozze.
kia, anche a me piace molto Gibran soprattutto quando parla dei figli e li paragona alle frecce di un arco: lo trovo geniale.

Storiella fantastica!