Perche' non si regalano gli spilli!
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rigazzarò
Marina
annina
phildar
8 partecipanti
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Perche' non si regalano gli spilli!
Conoscete questa storia?
Di invenzione abbastanza recente, gli spilli appaiono sul mercato europeo e diventano di uso comune solo ai primi del XV° secolo e subito con la pessima reputazione di portare male ai loro possessori, oggetti comunque appuntiti da non regalare e soprattutto da non prestare mai in quanto menagrami. Sembra infatti che l’inventore, il venditore, l’introduttore sul mercato e la protettrice di chi inventò lo spillo morissero malamente nel giro di poco tempo. Ma vediamone la storia, narrata come una favoletta in un vecchio giornale femminile dei primi del ‘900.
“L’inventore degli spilli fu, a quanto si racconta, un ottonaio della Turenna, in Francia, che, smanioso di far fortuna, cercava continuamente un mezzo per arricchire.
Avendo attività e perseveranza non comuni, egli inventò la filiera per perfezionare la tiratura del filo di ottone ed ottenere così sottilissimi spilli, e la notte in cui fece l’ultima prova della sua scoperta, vedendone la buona riuscita, si inginocchiò per ringraziare Dio ed esclamare: - finalmente sono ricco! Il filo che tirai per questi spilli sottili può servire per attaccare le mantiglie e le cappe delle signore e tutte le donne vorranno averne! Sarò nominato maestro ottonaio come il mio padrone, potrò chiedere un privilegio al re e diventerò enormemente ricco!!-.
Sventuratamente, le speranze del povero operaio andarono presto in fumo: il suo principale, geloso della sua invenzione, lo fece arrestare come ladro, accusandolo di avergli rubato il filo di ottone che era servito per confezionare i primi spilli e l’inventore dovette ritenersi fortunato se fu condannato soltanto a partire dalla sua città anziché essere condotto in prigione.
Recatosi a Parigi, l’inventore degli spilli prese a prestito dagli usurai alcune somme per aprire una piccola industria, ma questi soldi erano stati prestati a scadenza brevissima, tanto che, non potendo subito restituirli, fu fatto arrestare dai suoi creditori, attaccare alla berlina e poi condotto in prigione dove morì in breve tempo.
Col denaro degli usurai il povero inventore aveva però fabbricato alcune migliaia di spilli, che i creditori vendettero subito, per recuperare almeno una parte dei loro crediti, a un bretone di nome Giovanni Serquia, che a sua volta le rivendette con grande profitto: sarebbe con queste vendite diventato certamente milionario, ma vicende politiche di cui si era poco opportunamente occupato lo portarono in breve sul patibolo dove fu decapitato.
Gli spilli tuttavia erano ormai diventati un oggetto desiderabile pur se rari e molto costosi, tanto che all’inizio furono utilizzati solo dai reali e dagli appartenenti alle classi più nobili: si racconta che la dama di Beaujeu, figlia di Luigi XI, fra i doni di nozze ricevesse addirittura un intero astuccio di spilli sottilissimi.
Nella vicina Inghilterra gli spilli furono ignorati fino al regno di Enrico VIII, epoca nella quale trovarono una grande sostenitrice e divulgatrice in Anna Bolena che, arrivata dalla Francia, ne faceva generosamente dono ai vari componenti della corte.
La fatale influenza negativa degli spilli colpì però subito anche quella infelice regina, che nel giro di breve tempo salì sul patibolo: da allora la superstizione popolare vuole che porti sfortuna regalare spilli e aghi in genere.”
E' consigliabile l’uso del puntaspilli, oggi un semplice cuscinetto di stoffa imbottita, ma un tempo invece attrezzo indispensabile, spesso con supporti in legno più o meno decorato ma anche in materiali preziosi come l’argento e l’avorio: oggi i puntaspilli antichi o comunque vecchi sono oggetto del piccolo ma costosissimo collezionismo.
Gli spilli, simili agli aghi e come loro oggi anche in materiali pregiati come l’acciaio, hanno al posto della cruna una “testina” che blocca il passaggio dello spillo stesso attraverso il tessuto: per l’uso comune sono da preferire quelli con la testina in materiali colorati, poiché più facilmente ritrovabili in caso di perdita.
Naturalmente gli spilli si utilizzano anche per lavori particolari, come ad esempio i merletti a tombolo e quindi si possono acquistare in diverse misure e grossezze, da proporzionare ai filati utilizzati.
Al momento del loro acquisto sono da preferirsi sempre quelli di migliore qualità per non rischiare, al caso si dimenticassero infilati in un tessuto, di ritrovarsi con la stoffa irrimediabilmente rovinata dalla loro ruggine.
Di invenzione abbastanza recente, gli spilli appaiono sul mercato europeo e diventano di uso comune solo ai primi del XV° secolo e subito con la pessima reputazione di portare male ai loro possessori, oggetti comunque appuntiti da non regalare e soprattutto da non prestare mai in quanto menagrami. Sembra infatti che l’inventore, il venditore, l’introduttore sul mercato e la protettrice di chi inventò lo spillo morissero malamente nel giro di poco tempo. Ma vediamone la storia, narrata come una favoletta in un vecchio giornale femminile dei primi del ‘900.
“L’inventore degli spilli fu, a quanto si racconta, un ottonaio della Turenna, in Francia, che, smanioso di far fortuna, cercava continuamente un mezzo per arricchire.
Avendo attività e perseveranza non comuni, egli inventò la filiera per perfezionare la tiratura del filo di ottone ed ottenere così sottilissimi spilli, e la notte in cui fece l’ultima prova della sua scoperta, vedendone la buona riuscita, si inginocchiò per ringraziare Dio ed esclamare: - finalmente sono ricco! Il filo che tirai per questi spilli sottili può servire per attaccare le mantiglie e le cappe delle signore e tutte le donne vorranno averne! Sarò nominato maestro ottonaio come il mio padrone, potrò chiedere un privilegio al re e diventerò enormemente ricco!!-.
Sventuratamente, le speranze del povero operaio andarono presto in fumo: il suo principale, geloso della sua invenzione, lo fece arrestare come ladro, accusandolo di avergli rubato il filo di ottone che era servito per confezionare i primi spilli e l’inventore dovette ritenersi fortunato se fu condannato soltanto a partire dalla sua città anziché essere condotto in prigione.
Recatosi a Parigi, l’inventore degli spilli prese a prestito dagli usurai alcune somme per aprire una piccola industria, ma questi soldi erano stati prestati a scadenza brevissima, tanto che, non potendo subito restituirli, fu fatto arrestare dai suoi creditori, attaccare alla berlina e poi condotto in prigione dove morì in breve tempo.
Col denaro degli usurai il povero inventore aveva però fabbricato alcune migliaia di spilli, che i creditori vendettero subito, per recuperare almeno una parte dei loro crediti, a un bretone di nome Giovanni Serquia, che a sua volta le rivendette con grande profitto: sarebbe con queste vendite diventato certamente milionario, ma vicende politiche di cui si era poco opportunamente occupato lo portarono in breve sul patibolo dove fu decapitato.
Gli spilli tuttavia erano ormai diventati un oggetto desiderabile pur se rari e molto costosi, tanto che all’inizio furono utilizzati solo dai reali e dagli appartenenti alle classi più nobili: si racconta che la dama di Beaujeu, figlia di Luigi XI, fra i doni di nozze ricevesse addirittura un intero astuccio di spilli sottilissimi.
Nella vicina Inghilterra gli spilli furono ignorati fino al regno di Enrico VIII, epoca nella quale trovarono una grande sostenitrice e divulgatrice in Anna Bolena che, arrivata dalla Francia, ne faceva generosamente dono ai vari componenti della corte.
La fatale influenza negativa degli spilli colpì però subito anche quella infelice regina, che nel giro di breve tempo salì sul patibolo: da allora la superstizione popolare vuole che porti sfortuna regalare spilli e aghi in genere.”
E' consigliabile l’uso del puntaspilli, oggi un semplice cuscinetto di stoffa imbottita, ma un tempo invece attrezzo indispensabile, spesso con supporti in legno più o meno decorato ma anche in materiali preziosi come l’argento e l’avorio: oggi i puntaspilli antichi o comunque vecchi sono oggetto del piccolo ma costosissimo collezionismo.
Gli spilli, simili agli aghi e come loro oggi anche in materiali pregiati come l’acciaio, hanno al posto della cruna una “testina” che blocca il passaggio dello spillo stesso attraverso il tessuto: per l’uso comune sono da preferire quelli con la testina in materiali colorati, poiché più facilmente ritrovabili in caso di perdita.
Naturalmente gli spilli si utilizzano anche per lavori particolari, come ad esempio i merletti a tombolo e quindi si possono acquistare in diverse misure e grossezze, da proporzionare ai filati utilizzati.
Al momento del loro acquisto sono da preferirsi sempre quelli di migliore qualità per non rischiare, al caso si dimenticassero infilati in un tessuto, di ritrovarsi con la stoffa irrimediabilmente rovinata dalla loro ruggine.
Re: Perche' non si regalano gli spilli!
curiosa questa storia, non la conoscevo
ma ero a conoscenza di questa superstizione che poi è estesa a tutti gli strumenti da taglio, anche i coltelli, so che per annullare l'effetto negativo, quando si regala un oggetto da taglio o appuntito è necessario pungere (ovviamente delicatamente) la persona che riceve il regalo, in questo modo si "taglia" l'effetto negativo annullando la possibile sfortuna
mi incuriosiscono molto tutte queste forme di superstizione, grazie per questa storia
ma ero a conoscenza di questa superstizione che poi è estesa a tutti gli strumenti da taglio, anche i coltelli, so che per annullare l'effetto negativo, quando si regala un oggetto da taglio o appuntito è necessario pungere (ovviamente delicatamente) la persona che riceve il regalo, in questo modo si "taglia" l'effetto negativo annullando la possibile sfortuna
mi incuriosiscono molto tutte queste forme di superstizione, grazie per questa storia
Re: Perche' non si regalano gli spilli!
Che storia triste, ma molto interessante. Grazie Phildar per avercela raccontata.
Marina- Super Sarta/o
- Messaggi : 612
Data d'iscrizione : 25.11.10
Re: Perche' non si regalano gli spilli!
Grazie Phil! E' interessante conoscere le storie di oggetti che ci circondano,in particolare quando si dice che portino sfortuna.
Re: Perche' non si regalano gli spilli!
Peccato, a me gli spilli sono cosi' simpatici.... e invece guarda che serie di sfighe!!
Comunque anche io sapevo che non si possono regalare i coltelli, cosi' come anche i fazzoletti...
Comunque e'stato bello leggere questa storia interessantissima, grazie Phil!
Comunque anche io sapevo che non si possono regalare i coltelli, cosi' come anche i fazzoletti...
Comunque e'stato bello leggere questa storia interessantissima, grazie Phil!
Re: Perche' non si regalano gli spilli!
Ho coperto di questa superstizione poche settimane fa andando a comprare materiale di merceria nella mia bancarella preferita. Il signore, che ormai mi conosce da tempo, vende anche articoli "antichi" (ma si, nobilitiamoli! son residuati di merceria anni 60 secondo me, se non anche più vecchi) che a me han sempre affascinato molto, e mi ha visto guardare con interesse alcuni spilli sfusi, con la testa molto particolare. Dato che avevo fatto acquisti mi ha voluto omaggiare di questi spilli, ma non senza prima avermi detto di dargli 5 centesimi, sottolineando che fossero per "l'acquisto degli spilli" altrimenti "signorina, porta male ad entrambi!!!!bisogna stare attenti!".
Io non capivo...ora scopro il perchè, grazie Phil! :)
Io non capivo...ora scopro il perchè, grazie Phil! :)
Jam- Super Mani di Fata
- Messaggi : 1431
Data d'iscrizione : 29.07.10
Età : 40
Località : Milano (qualche volta Cagliari)
Re: Perche' non si regalano gli spilli!
Interessante!
Anch'io sapevo che non si possono regalare gli spilli... nè i coltelli o altre cose taglienti (porterebbero "divisioni")... sarà vero?!
Mah, nel dubbio meglio astenersi...
Anch'io sapevo che non si possono regalare gli spilli... nè i coltelli o altre cose taglienti (porterebbero "divisioni")... sarà vero?!
Mah, nel dubbio meglio astenersi...
silvia- Super Sarta/o DOC
- Messaggi : 8378
Data d'iscrizione : 24.02.10
Età : 62
Località : Trieste
Re: Perche' non si regalano gli spilli!
Quando andavo a scuola, la prima maestra faceva le correzioni sui nostri lavori prendendo spilli in giro sui tavoli, a caso... e noi alleve ci guardavamo così e poi sostituivamo immediatamente gli spilli "estranei" con i nostri, per rendere subito indietro gli spilli sottratti....
Che sciocchine!!!!! Però.... non si sa mai....
Che sciocchine!!!!! Però.... non si sa mai....
lovecat- Super Mani di Fata
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Data d'iscrizione : 10.06.10
Età : 57
Località : Asti
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