Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
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Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
Ragazze vorrei confrontarmi con voi su questo argomento: fino a dove arriva la definizione di "opere frutto del proprio ingegno".
Mi spiego: l'altro giorno sono andata a farmi il giro in un centro commerciale, dove c'era anche l'esposizione di alcuni hobbisti.
Ricordiamoci che l'hobbista è per definizione colui che propone oggetti fatti da lui, in esemplari limitati (e devi pure firmare l'autocertificazione per questo).
Dando un'occhiata alle (poche) bancarelle, ho notato una cosa: c'erano sì opere palesemente handmade (tipo cucito creativo), ma anche cose che mi hanno lasciata perplessa, tipo: composizioni con i fiori, alcuni fatti a mano, altre invece con fiori "finti" (quelli che si comprano nei negozi o nei garden).
Adesso mi chiedo: se è vero che il cucito creativo, ad esempio, è indubbiamente "frutto del proprio ingegno" (e capacità), gli oggetti prodotti assemblando cose comprate possono rientrare nella stessa definizione?
Tanto per fare un esempio, se io propongo una ghirlanda fatta acquistando solo la base e decorandola con fiori o soggetti di stoffa o carta, posso dire che è opera mia (perchè c'è comunque una componente di lavoro mio manuale oltre al semplice fissaggio). Ma se la assemblo con base e fiori/decori pronti, posso ancora definirla opera del mio ingegno, e venderla quindi sulla mia bancarella di hobbista?
A primo impatto io direi di no, nel senso che in una cosa handmade dovrebbe essere chiaramente identificabile il "fatto a mano" (ovviamente anche usando strumenti appropriati). Insomma per me l'hobbista parte da una base (stoffa, legno, paste polimeriche/fimo) e da quella crea un oggetto. Assemblare cose già pronte per me non è handmade.
Sono curiosa di sapere come la pensate...
Lisa82
Mi spiego: l'altro giorno sono andata a farmi il giro in un centro commerciale, dove c'era anche l'esposizione di alcuni hobbisti.
Ricordiamoci che l'hobbista è per definizione colui che propone oggetti fatti da lui, in esemplari limitati (e devi pure firmare l'autocertificazione per questo).
Dando un'occhiata alle (poche) bancarelle, ho notato una cosa: c'erano sì opere palesemente handmade (tipo cucito creativo), ma anche cose che mi hanno lasciata perplessa, tipo: composizioni con i fiori, alcuni fatti a mano, altre invece con fiori "finti" (quelli che si comprano nei negozi o nei garden).
Adesso mi chiedo: se è vero che il cucito creativo, ad esempio, è indubbiamente "frutto del proprio ingegno" (e capacità), gli oggetti prodotti assemblando cose comprate possono rientrare nella stessa definizione?
Tanto per fare un esempio, se io propongo una ghirlanda fatta acquistando solo la base e decorandola con fiori o soggetti di stoffa o carta, posso dire che è opera mia (perchè c'è comunque una componente di lavoro mio manuale oltre al semplice fissaggio). Ma se la assemblo con base e fiori/decori pronti, posso ancora definirla opera del mio ingegno, e venderla quindi sulla mia bancarella di hobbista?
A primo impatto io direi di no, nel senso che in una cosa handmade dovrebbe essere chiaramente identificabile il "fatto a mano" (ovviamente anche usando strumenti appropriati). Insomma per me l'hobbista parte da una base (stoffa, legno, paste polimeriche/fimo) e da quella crea un oggetto. Assemblare cose già pronte per me non è handmade.
Sono curiosa di sapere come la pensate...
Lisa82
Lisa82- Super Mani di Fata
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Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
Personalmente, anche il semplice assemblare è opera del proprio ingegno ...
c'è una componente creativa e di propria prestazione anche se parto da manufatti elaborati da altri
alla fin fine anche il tessuto, il filo ed il bottone sono degli elaborati altrui
c'è una componente creativa e di propria prestazione anche se parto da manufatti elaborati da altri
alla fin fine anche il tessuto, il filo ed il bottone sono degli elaborati altrui
Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
annina ha scritto:Personalmente, anche il semplice assemblare è opera del proprio ingegno ...
d'accordissmo, se si assembla seguendo le proprie idee, altrimenti diventa un mero copiare e diventa una questione di diritti d'autore.
b/n- Super Sarta/o
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Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
i diritti d'autore sono dovuti se l'opera è stata registrata ...
altrimenti è un mero copiare e sinceramente trovo bravura anche in chi sa copiare ... mica facile eh ... tanto di complimenti a chi sa usare il proprio ingegno anche per solo copiare
se penso ai meravigliosi girasoli copiati dalla natura dal buon vangòg
altrimenti è un mero copiare e sinceramente trovo bravura anche in chi sa copiare ... mica facile eh ... tanto di complimenti a chi sa usare il proprio ingegno anche per solo copiare
se penso ai meravigliosi girasoli copiati dalla natura dal buon vangòg
Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
annina ha scritto:i diritti d'autore sono dovuti se l'opera è stata registrata ...
altrimenti è un mero copiare e sinceramente trovo bravura anche in chi sa copiare ... mica facile eh ... tanto di complimenti a chi sa usare il proprio ingegno anche per solo copiare
se penso ai meravigliosi girasoli copiati dalla natura dal buon vangòg
stai scherzando! van gogh ha trasposto dalla natura alla tela. una persona che copia usando la stessa tecnica con la quale è stato prodotto l'originale semplicemente produce una replica e, volendo, si può apprezzare la manualità ma non di certo l'ingegno.
b/n- Super Sarta/o
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Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
ma certo che scherzavo ... suvvia ...
ma l'ingegno si mette anche quando si copia, eseguire una buona copia non è mai facile, occorre saperlo fare e pure avere una buona capacità creativa
altra cosa è l'originalità
e non sempre l'originalità è bella quanto potrebbe esserlo un'ottima copia
ma l'ingegno si mette anche quando si copia, eseguire una buona copia non è mai facile, occorre saperlo fare e pure avere una buona capacità creativa
altra cosa è l'originalità
e non sempre l'originalità è bella quanto potrebbe esserlo un'ottima copia
Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
Interessante. E' vero che anche il tessuto è un manufatto altrui, ma io con il mio lavoro lo trasformo in altro, l'oggetto di partenza è uno, quello finale un altro. Questo è quello che io intendo come "handmade".
Al di là che nell'hobbismo c'è un confine sottilissimo fra quello che è handmade e quello che non lo è... seguendo il mio ragionamento, allora, nemmeno la bigiotteria "assemblata" (con perline, swarowski ecc) si può definire handmade oppure mi viene in mente sotto Natale, chi presenta le composizioni con candele e pigne... anche quello è "assemblato" Eppure rientra tutto nell'hobbismo.
Forse sono io che mi faccio troppe paranoie , ma visto che per i mercatini di primavera vorrei appunto fare delle ghirlande, vorrei capire fino a che punto posso "spingermi" con le cose pronte senza che me le contestino.
Lisa82
Al di là che nell'hobbismo c'è un confine sottilissimo fra quello che è handmade e quello che non lo è... seguendo il mio ragionamento, allora, nemmeno la bigiotteria "assemblata" (con perline, swarowski ecc) si può definire handmade oppure mi viene in mente sotto Natale, chi presenta le composizioni con candele e pigne... anche quello è "assemblato" Eppure rientra tutto nell'hobbismo.
Forse sono io che mi faccio troppe paranoie , ma visto che per i mercatini di primavera vorrei appunto fare delle ghirlande, vorrei capire fino a che punto posso "spingermi" con le cose pronte senza che me le contestino.
Lisa82
Lisa82- Super Mani di Fata
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Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
Lisa, ma .. se è questo il tuo problema
spingiti sino a quando sei soddisfatta per aver prodotto un oggetto che a te piace e che ritieni possa essere venduto, dato che questo è lo scopo dei mercatini
le esperienze delle altre forumine, nei mercatini natalizi, non sono state spesso premiate per l'hand made, e neppure per la precisione nell'esecuzione, ne per la bellezza dei manufatti, ne per l'originalità .... purtroppo!!!!
in tante discussioni è stato rilevato che spesso è premiata la marca o il prodotto di serie ma conosciuto e stradiffuso perchè di moda o peggio ancora il prezzo irrisorio
quindi forse, conviene valutare veramente se e cosa produrre per soddisfare le proprie aspettative di vendita
spingiti sino a quando sei soddisfatta per aver prodotto un oggetto che a te piace e che ritieni possa essere venduto, dato che questo è lo scopo dei mercatini
le esperienze delle altre forumine, nei mercatini natalizi, non sono state spesso premiate per l'hand made, e neppure per la precisione nell'esecuzione, ne per la bellezza dei manufatti, ne per l'originalità .... purtroppo!!!!
in tante discussioni è stato rilevato che spesso è premiata la marca o il prodotto di serie ma conosciuto e stradiffuso perchè di moda o peggio ancora il prezzo irrisorio
quindi forse, conviene valutare veramente se e cosa produrre per soddisfare le proprie aspettative di vendita
Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
Annina tu hai perfettamente ragione! il fatto è che qui alcuni mercatini scrivono chiaro e tondo, nelle modalità di partecipazione, che gli oggetti devono essere di produzione propria, pena l'esclusione dal mercatino; questo per scoraggiare alcuni furbetti che negli anni scorsi vendevano cineserie spacciandole per proprie. Ti dirò anche che nessuno si è mai messo a controllare cosa esponi, in quanto ti fanno firmare la dichiarazione che quello che fai è di tua produzione e ne sei responsabile (e poi chi dovrebbe controllare?)
Volevo appunto sapere la vostra opinione sul discorso handmade proprio per poter "argomentare" in caso di contestazioni!! e inoltre, al di là del mio caso specifico, mi interessa comunque il confronto, visto che siamo in tante con i nostri punti di vista e secondo me ne viene una discussione interessante!
Lisa82
Volevo appunto sapere la vostra opinione sul discorso handmade proprio per poter "argomentare" in caso di contestazioni!! e inoltre, al di là del mio caso specifico, mi interessa comunque il confronto, visto che siamo in tante con i nostri punti di vista e secondo me ne viene una discussione interessante!
Lisa82
Lisa82- Super Mani di Fata
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Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
Cara Lisa sono perfettamente d'accordo con te,
su alcune autocertificazioni relative all'hobbismo è addirittura specificato quali materie non rientrano per tale categoria.
Un hobbista non può vendere pietre preziose, argento, oggetti d'antiquariato e di valore.
Proprio per questo si differenziano mercatini dedicati agli artigiani, intesi come esercenti in possesso di partita IVA,
e mercatini dedicati agli hobbisti, ovvero chi vende opere del proprio ingegno, cioè non semplicemente acquistate e rivendute,
e che vendono con occasionalità.
Chi partecipa a mercatini deve anche prestare molta attenzione,
esistono dei furbetti che per intascare i soldini fanno partecipare gli hobbisty a mercatini non a loro riservati.
Se il controllo arriva sono fior fior di dindini di multa ed il ritiro totale della merce.
Chi infila collane non è considerato propriamente un hobbista
proprio perché si limita ad assemblare materiali molto spesso prodotti in China e quindi rivenduti.
Questo va anche a discrezione del responsabile alla finanza di turno che ha il compito di controllare nei mercatini,
non accade spesso, ma accade.
Per quanto riguarda invece i diritti di copyright, (simboleggiati dalla c cerchiata: )
sono sempre e comunque di appartenenza a chi è l'autore dell'opera,
sia essa d'illustrazione, di fotografia, di scrittura, di cucito ecc.
Ne fa riferimento il D.L. n° 633 del 22 Aprile 1941.
Essi sono già di appartenenza all'autore senza dover registrare nulla,
a differenza di un marchio registrato per il quale deposito occorre versare dindini (simboleggiato dalla r cerchiata ).
su alcune autocertificazioni relative all'hobbismo è addirittura specificato quali materie non rientrano per tale categoria.
Un hobbista non può vendere pietre preziose, argento, oggetti d'antiquariato e di valore.
Proprio per questo si differenziano mercatini dedicati agli artigiani, intesi come esercenti in possesso di partita IVA,
e mercatini dedicati agli hobbisti, ovvero chi vende opere del proprio ingegno, cioè non semplicemente acquistate e rivendute,
e che vendono con occasionalità.
Chi partecipa a mercatini deve anche prestare molta attenzione,
esistono dei furbetti che per intascare i soldini fanno partecipare gli hobbisty a mercatini non a loro riservati.
Se il controllo arriva sono fior fior di dindini di multa ed il ritiro totale della merce.
Chi infila collane non è considerato propriamente un hobbista
proprio perché si limita ad assemblare materiali molto spesso prodotti in China e quindi rivenduti.
Questo va anche a discrezione del responsabile alla finanza di turno che ha il compito di controllare nei mercatini,
non accade spesso, ma accade.
Per quanto riguarda invece i diritti di copyright, (simboleggiati dalla c cerchiata: )
sono sempre e comunque di appartenenza a chi è l'autore dell'opera,
sia essa d'illustrazione, di fotografia, di scrittura, di cucito ecc.
Ne fa riferimento il D.L. n° 633 del 22 Aprile 1941.
Essi sono già di appartenenza all'autore senza dover registrare nulla,
a differenza di un marchio registrato per il quale deposito occorre versare dindini (simboleggiato dalla r cerchiata ).
Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
Quindi Mary ho fatto bene a pormi il dubbio.
Tuttavia, poichè l'hobbismo è regolamentato a livello regionale, ti rettifico una cosa: in Veneto è considerato hobbista solo chi vende antiquariato o cose usate, e solo a loro rilasciano il famoso patentino. Si può anche vendere altro, ma tassativamente ci deve essere anche la parte di usato/antiquariato.
Mi risulta che comunque ci siano dei mercatini di hobbisti creativi, ma sono organizzati da associazioni e al momento non ho esperienza in quel giro.
Per le autocertificazioni, a me han sempre cosigliato di rimanere sul generico, tipo "cucito creativo" senza specificare cosa, e mai chiedendo il materiale. Tanto comunque è una dichiarazione che firmi sotto tua responsabilità.
Per quanto riguarda l'assemblaggio di bigiotteria, credo che anche lì si vada a "zone", nei mercatini in cui ho partecipato c'era sempre almeno 1 (se non di più) espositore con quel genere di merce. Deduco che qui chi fa bigiotteria (non importa se compra e assembla - però anche qui ci vuole gusto e manualità - o se crea da sè i componenti tipo perle e ciondoli in fimo) è considerato hobbista a tutti gli effetti (o magari non lo è e non lo sa ).
Insomma me la devo studiare bene la cosa
Lisa82
Tuttavia, poichè l'hobbismo è regolamentato a livello regionale, ti rettifico una cosa: in Veneto è considerato hobbista solo chi vende antiquariato o cose usate, e solo a loro rilasciano il famoso patentino. Si può anche vendere altro, ma tassativamente ci deve essere anche la parte di usato/antiquariato.
Mi risulta che comunque ci siano dei mercatini di hobbisti creativi, ma sono organizzati da associazioni e al momento non ho esperienza in quel giro.
Per le autocertificazioni, a me han sempre cosigliato di rimanere sul generico, tipo "cucito creativo" senza specificare cosa, e mai chiedendo il materiale. Tanto comunque è una dichiarazione che firmi sotto tua responsabilità.
Per quanto riguarda l'assemblaggio di bigiotteria, credo che anche lì si vada a "zone", nei mercatini in cui ho partecipato c'era sempre almeno 1 (se non di più) espositore con quel genere di merce. Deduco che qui chi fa bigiotteria (non importa se compra e assembla - però anche qui ci vuole gusto e manualità - o se crea da sè i componenti tipo perle e ciondoli in fimo) è considerato hobbista a tutti gli effetti (o magari non lo è e non lo sa ).
Insomma me la devo studiare bene la cosa
Lisa82
Ultima modifica di Lisa82 il Mer Feb 27 2013, 14:20 - modificato 1 volta.
Lisa82- Super Mani di Fata
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Località : Prov. di Pordenone
Re: Definizione "opere del proprio ingegno", dite la vostra.
Il problema è che precise leggi a riguardo non esistono.
Va tutto un po' a discrezione, come i regolamenti che variano da regione a regione e da mercatino a mercatino.
I mercatini che tu definisci per "hobbisti creativi", credo siano i mercatini comunemente definiti "d'artigianato",
quelli che vengono organizzati moltissimo sotto il periodo Natalizio per intenderci,
solitamente organizzati da associazioni private, dai comuni e dalle pro loco,
possono essere dedicati unicamente agli hobbisti, ai commercianti od ad entrambe le categorie.
Per partecipare ai quali, non sempre occorre compilare un foglio d'iscrizione, ma è sufficiente versare
una quota d'iscrizione che varia da evento a evento.
Non mi porrei molto il problema sulla descrizione di ciò che realizzi, saperlo di per certo aiuta gli organizzatori
a realizzare anche mercatini di qualità, importanti per alcuni tipi di eventi e periodi.
Addirittura alcuni ti chiedono le foto del banchetto.
Per quanto riguarda l'assemblaggio, anche qui, non esistendo una legge precisa al riguardo di fatto molti organizzatori
includono banchetti con questo tipo di "creatività", occorre poi vedere, cosa possa accadere
nel caso avvenga un controllo, dove un funzionario ha il compito di valutare il tutto, sempre a sua discrezione.
Alla fine penso che, più sia palese che i manufatti che realizziamo ed esponaimo per la vendita,
siano evidentemente hand made e fatti in casa, più si possa stare tranquilli.
Va tutto un po' a discrezione, come i regolamenti che variano da regione a regione e da mercatino a mercatino.
I mercatini che tu definisci per "hobbisti creativi", credo siano i mercatini comunemente definiti "d'artigianato",
quelli che vengono organizzati moltissimo sotto il periodo Natalizio per intenderci,
solitamente organizzati da associazioni private, dai comuni e dalle pro loco,
possono essere dedicati unicamente agli hobbisti, ai commercianti od ad entrambe le categorie.
Per partecipare ai quali, non sempre occorre compilare un foglio d'iscrizione, ma è sufficiente versare
una quota d'iscrizione che varia da evento a evento.
Non mi porrei molto il problema sulla descrizione di ciò che realizzi, saperlo di per certo aiuta gli organizzatori
a realizzare anche mercatini di qualità, importanti per alcuni tipi di eventi e periodi.
Addirittura alcuni ti chiedono le foto del banchetto.
Per quanto riguarda l'assemblaggio, anche qui, non esistendo una legge precisa al riguardo di fatto molti organizzatori
includono banchetti con questo tipo di "creatività", occorre poi vedere, cosa possa accadere
nel caso avvenga un controllo, dove un funzionario ha il compito di valutare il tutto, sempre a sua discrezione.
Alla fine penso che, più sia palese che i manufatti che realizziamo ed esponaimo per la vendita,
siano evidentemente hand made e fatti in casa, più si possa stare tranquilli.
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