2°ricetta: Le mie cozze gratinate (e variante aprile 2019)
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2°ricetta: Le mie cozze gratinate (e variante aprile 2019)
in origine questa ricetta l’avevo scritta per il Topic di brugola, qello sul pulire le cozze velocemente, poi sembrandomi difficilmente individuabile, ho pensato di trasferirla in un Topic tutto suo, mettendo nel Topic di brugola (non me ne voglia) il link a questo nuovo, così che il suo non ne rimanesse orfano.
Le mie Cozze Gratinate
cozze gratinate, con una mia variante un po' laboriosa, una volta quando l'ho usata per otto sacchetti da un chilo, di tempo ce n'è voluto. La modifica è nata, anni fa, causata dal fatto che un paio di cognate provavano un certo disagio a mangiare le cozze (mangiate senza remore in gioventù).
Normalmente per cozza gratinata si intende la singola cozza privata di una valva, cosparsa di pangrattato miscelato con gli ingredienti previsti dalla ricetta, pepe, olio, messa in teglia e infornata, la mia variante, quella che allunga i tempi, consiste, dopo averle fatte aprire nel modo consueto, nel tagliare le cozze, a pezzetti, rendendole irriconoscibili all'occhio, ma non al palato. Spezzettandole le lascio cadere in una marmitta di dimensioni adeguate.
In un contenitore a parte riduco in poltiglia mezzo spicchio d'aglio (mezzo o a piacere), cui aggiungo, amalgamando accuratamente man mano, poco alla volta il pangrattato, questo per distribuire uniformemente il profumo dell'aglio. Raggiunto il quantitativo previsto di pangrattato (che è meglio sia a grana fine), lo completo con prezzemolo tritato, parmigiano, ecc.
Al frantume di cozze aggiungo dell'uovo sbattuto, la cui quantità dipende dal quantitativo di cozze, ne devono essere appena inumidite, e non deve creare poltiglia. Subito dopo le cospargo con la miscela di pangrattato, anche qui la dose non deve essere esagerata, non si devono formare crostoni. Riempio le mezze valve scelte dal mucchio, cercando quelle più pulite e delle stesse dimensioni. Le sistemo nella teglia, con un cucchiaino aggiungo a ognuna un filo d'olio (EVO), una spruzzata di pepe e inforno (forno già bello caldo) fino a doratura.
Buone calde, non sono male nemmeno fredde, con la spezzettatura rimangono più condite e diventano più gustose.
Valuto che con un sacchetto da un chilo ne risultino 20÷25. Ho visto mangiarne 35 e fermarsi perché erano terminate.ciao, sandro
Le mie Cozze Gratinate
cozze gratinate, con una mia variante un po' laboriosa, una volta quando l'ho usata per otto sacchetti da un chilo, di tempo ce n'è voluto. La modifica è nata, anni fa, causata dal fatto che un paio di cognate provavano un certo disagio a mangiare le cozze (mangiate senza remore in gioventù).
Normalmente per cozza gratinata si intende la singola cozza privata di una valva, cosparsa di pangrattato miscelato con gli ingredienti previsti dalla ricetta, pepe, olio, messa in teglia e infornata, la mia variante, quella che allunga i tempi, consiste, dopo averle fatte aprire nel modo consueto, nel tagliare le cozze, a pezzetti, rendendole irriconoscibili all'occhio, ma non al palato. Spezzettandole le lascio cadere in una marmitta di dimensioni adeguate.
In un contenitore a parte riduco in poltiglia mezzo spicchio d'aglio (mezzo o a piacere), cui aggiungo, amalgamando accuratamente man mano, poco alla volta il pangrattato, questo per distribuire uniformemente il profumo dell'aglio. Raggiunto il quantitativo previsto di pangrattato (che è meglio sia a grana fine), lo completo con prezzemolo tritato, parmigiano, ecc.
Al frantume di cozze aggiungo dell'uovo sbattuto, la cui quantità dipende dal quantitativo di cozze, ne devono essere appena inumidite, e non deve creare poltiglia. Subito dopo le cospargo con la miscela di pangrattato, anche qui la dose non deve essere esagerata, non si devono formare crostoni. Riempio le mezze valve scelte dal mucchio, cercando quelle più pulite e delle stesse dimensioni. Le sistemo nella teglia, con un cucchiaino aggiungo a ognuna un filo d'olio (EVO), una spruzzata di pepe e inforno (forno già bello caldo) fino a doratura.
Buone calde, non sono male nemmeno fredde, con la spezzettatura rimangono più condite e diventano più gustose.
Valuto che con un sacchetto da un chilo ne risultino 20÷25. Ho visto mangiarne 35 e fermarsi perché erano terminate.ciao, sandro
Ultima modifica di oti il Dom Apr 07 2019, 15:09 - modificato 1 volta.
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Re: 2°ricetta: Le mie cozze gratinate (e variante aprile 2019)
Forse avevo calcolato male i tempi, o le cozze erano particolarmente sporche oppure mi ero attardato in qualche passaggio, sta di fatto che era tardi, mi mancava ancora di riempire i gusci, una mezzorona abbondante, ma al massimo avevo dieci minuti….….che fare?
Non potevo presentarmi a mani vuote, tanto più che le avevo annunciate.
Allora ho pensato di variare il formato di presentazione. Invece che distribuirle nei gusci le ho spiattellate nelle teglie (due teglie da trenta centimetri per i cinque sacchetti da un chilo) adagiandole sulla carta forno, come fossero una base per pizza, nello spessore minimo consentito dalla dimensione del frantume, una bella spolverata di pan grattato e un filo d'olio a completare il misfatto. La prossima volta con l'olio dovrò regolarmi meglio, metterne meno perché poi me lo sono ritrovato a fondo teglie e le cozze, sotto, erano leggermente troppo unte.
Sono riuscito a presentarmi al raduno giusto giusto in tempo, consapevole delle possibili lamentele dovute alla variante ma non avevo alternative.
Il risultato è stato un successo al di la di ogni previsione, la dozzina di ' bocche da cuoco ' presenti al combattimento non solo ha gradito il formato del munizionamento, ma ne ha auspicato l'utilizzo nelle future occasioni.
Questa variante, adottata intenzionalmente intendo (e non a causa ritardo), consente di riequilibrare il tempo in più che si perde frantumando le cozze, e oltretutto facilita il porzionamento. ciao, sandro
Non potevo presentarmi a mani vuote, tanto più che le avevo annunciate.
Allora ho pensato di variare il formato di presentazione. Invece che distribuirle nei gusci le ho spiattellate nelle teglie (due teglie da trenta centimetri per i cinque sacchetti da un chilo) adagiandole sulla carta forno, come fossero una base per pizza, nello spessore minimo consentito dalla dimensione del frantume, una bella spolverata di pan grattato e un filo d'olio a completare il misfatto. La prossima volta con l'olio dovrò regolarmi meglio, metterne meno perché poi me lo sono ritrovato a fondo teglie e le cozze, sotto, erano leggermente troppo unte.
Sono riuscito a presentarmi al raduno giusto giusto in tempo, consapevole delle possibili lamentele dovute alla variante ma non avevo alternative.
Il risultato è stato un successo al di la di ogni previsione, la dozzina di ' bocche da cuoco ' presenti al combattimento non solo ha gradito il formato del munizionamento, ma ne ha auspicato l'utilizzo nelle future occasioni.
Questa variante, adottata intenzionalmente intendo (e non a causa ritardo), consente di riequilibrare il tempo in più che si perde frantumando le cozze, e oltretutto facilita il porzionamento. ciao, sandro
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