che pensate delle sartorie cinesi
+12
Lisa82
cupidobaby
annina
silvia
blackrose36
nonna paperanna
sere
Jam
taty75
bigshine
rigazzarò
broderina
16 partecipanti
Pagina 1 di 2
Pagina 1 di 2 • 1, 2
che pensate delle sartorie cinesi
ciao a tutte,
io come tante amiche siamo un pò spaventate dall'invasione dei cinesi che aprono sartorie e cucisvelto
anche nelle vostre città sta succdendo ciò?
da me ne hanno aperti già tre e li vedo sempre che lavorano voi che ne pensate?
io come tante amiche siamo un pò spaventate dall'invasione dei cinesi che aprono sartorie e cucisvelto
anche nelle vostre città sta succdendo ciò?
da me ne hanno aperti già tre e li vedo sempre che lavorano voi che ne pensate?
broderina- Super Mani di Fata
- Messaggi : 1369
Data d'iscrizione : 05.04.11
Età : 44
Località : Dolomiti
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Broderina,scusa,ma è una storia vecchia di oltre un decennio.
Considera che a Prato c'è una vera Chinatown,come a N.Y. e che ormai hanno il monopolio della confezione...
Loro lavorano e lavorano....mangiano mentre cuciono e dormono vicino alla macchina da cucire...
Noi non siamo disposti più-o forse non lo siamo mai stati!! -a fare tutto questo.
E' normale che acquistino il monopolio.
Lascia stare che esistono anche da noi uomini e donne di buona volontà....non è sufficiente.
Loro sono....tantissimi!!!!!!!!!!!
Considera che a Prato c'è una vera Chinatown,come a N.Y. e che ormai hanno il monopolio della confezione...
Loro lavorano e lavorano....mangiano mentre cuciono e dormono vicino alla macchina da cucire...
Noi non siamo disposti più-o forse non lo siamo mai stati!! -a fare tutto questo.
E' normale che acquistino il monopolio.
Lascia stare che esistono anche da noi uomini e donne di buona volontà....non è sufficiente.
Loro sono....tantissimi!!!!!!!!!!!
Re: che pensate delle sartorie cinesi
ciao Ro...ma ti ricordi che ci fu una Ragazza Cinese mi sembra a Firenze che denunciò il suo clan che teneva cinesi e cinesi ammassate dentro una casa magazzino a produrre ininterrottamente capi d'abbigliamento? per non dire che i loro salari erano inesistenti?
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Sììì...ma sono stata in China e il loro modo di essere,vivere e produrre non era molto differente...questo qualche anno fa...
Molti cinesi ora sono rientrati a casa perché lì la situazione economica è più interessante...e non hanno tutti i torti!!!
Molti cinesi ora sono rientrati a casa perché lì la situazione economica è più interessante...e non hanno tutti i torti!!!
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Saranno anche rientrati a casa....ma io vivo in provincia di Prato... e proprio non sembra.
Io spero di non urtare la suscettibilità di nessuno ma Prato è stata distrutta da questa immigrazione senza criterio... e non è che sia colpa solo dei cinesi... i pratesi hanno collaborato alla grande a distruggere l'industria della loro città sotto la spinta del guadagno facile immediato.
Adesso ne paghiamo tutti le spese e il conto è salatissimo.
Sono cresciuta in mezzo a pezze e filati, tutti lavoravano nel tessile e TUTTI lavoravano... a Prato se avevi voglia di lavorare lavoravi anche la notte.... adesso vedo la mia città senza più la sua anima e la cosa mi fa soffrire tantissimo.
Scusate lo sfogo ma mi sento molto toccata da questo argomento.
Taty
Io spero di non urtare la suscettibilità di nessuno ma Prato è stata distrutta da questa immigrazione senza criterio... e non è che sia colpa solo dei cinesi... i pratesi hanno collaborato alla grande a distruggere l'industria della loro città sotto la spinta del guadagno facile immediato.
Adesso ne paghiamo tutti le spese e il conto è salatissimo.
Sono cresciuta in mezzo a pezze e filati, tutti lavoravano nel tessile e TUTTI lavoravano... a Prato se avevi voglia di lavorare lavoravi anche la notte.... adesso vedo la mia città senza più la sua anima e la cosa mi fa soffrire tantissimo.
Scusate lo sfogo ma mi sento molto toccata da questo argomento.
Taty
taty75- Super Sartina/o Attiva/o
- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 18.11.11
Età : 49
Località : Ticino
Re: che pensate delle sartorie cinesi
ragazze leggetevi "Storia della mia gente" di Edoardo Nesi premio Strega...parla proprio della sua grande azienda di Prato che è stata venduta a causa della crisi la T.O. Nesi e Figli, era un lanifiicio industriale ed esportava tessuti per cappotti e loden anche in Germania e in Austria, si occupava solo di quello eppure il lavoro c'era sempre...io non sapevo che si trattasse di questa storia, lo leggevo solo perchè ero curiosa di leggere chi aveva vinto il premio Strega...me lo sto divorando!
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Della situazione di Prato vidi qualche anno fa uno speciale di Report...mi lasciò allibita...nessun produttore italiano potrebbe permettersi simili ritmi e costi di produzione senza essere accusato di riduzione in schiavitù, una sorta di concorrenza sleale. A Cagliari non abbiamo una produzione tessile, almeno che io sappia; le uniche sartorie gestite da personale cinese che ho visto sono direttamente nei negozi di abbigliamento, si occupano di riparazioni rapide come orli o rammendi, quindi, ovviamente, non si tratta ne di sfruttamento ma son gli stessi proprietari del negozio ad offrire questo servizio.
Jam- Super Mani di Fata
- Messaggi : 1431
Data d'iscrizione : 29.07.10
Età : 40
Località : Milano (qualche volta Cagliari)
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Jam ha scritto:Della situazione di Prato vidi qualche anno fa uno speciale di Report...mi lasciò allibita...
Si l'avevo visto anch'io... ed un'altra cosa che mi stupi' moltissimo fu il valore che i prodotti (mi ricordo in particolare le borse) dei grandissimi marchi italiani, l'eccellenza del Made in Italy, acquisisce soltanto nel momento in cui gli viene applicata l'etichetta e poi arriva nel negozio... prima di cio', tutto nelle mani dei cinesi... per pochissimi euro. E' incredibile.
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Alla faccia delle fashion victims che guardano dall'alto in basso quando dici di andare a rifornirti al mercatino...(sassolino nella scarpa: levato).sere ha scritto:
Si l'avevo visto anch'io... ed un'altra cosa che mi stupi' moltissimo fu il valore che i prodotti (mi ricordo in particolare le borse) dei grandissimi marchi italiani, l'eccellenza del Made in Italy, acquisisce soltanto nel momento in cui gli viene applicata l'etichetta e poi arriva nel negozio... prima di cio', tutto nelle mani dei cinesi... per pochissimi euro. E' incredibile.
Jam- Super Mani di Fata
- Messaggi : 1431
Data d'iscrizione : 29.07.10
Età : 40
Località : Milano (qualche volta Cagliari)
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Purtroppo,e sottolineo purtroppo,in parte questa situazione ce la siamo voluta....
Mancanza di sostegni economici e politici,disinteresse delle grosse problematiche della filiera colpita dall'importazione,esportazione di know how,protezionismo nullo-si sono contingentate le importazioni quando la frittata era stata fatta,poco controllo sui prodotti finiti,scarsa attenzione alla preparazione di tecnici superesperti....
Ha vinto il mercato che richiedeva un prodotto a prezzo basso,più basso,bassissimo....
Il mercato ha leggi dure contro cui è difficile andare a meno che non ti chiudi in una fortezza e la globalizzazione ha espanso questa onda lunga con tempi sempre più ravvicinati.
Prato la conosco bene,ho frequentato fabbriche,fabbricanti e tecnici per anni e anni.
I più forti hanno diversificato investendo in tenute agricole,vigneti,turismo...
I più piccoli hanno chiuso..
Anche se il presidente di Pratotrade,che conosco da tanto tempo,si sta dando da fare!
Mancanza di sostegni economici e politici,disinteresse delle grosse problematiche della filiera colpita dall'importazione,esportazione di know how,protezionismo nullo-si sono contingentate le importazioni quando la frittata era stata fatta,poco controllo sui prodotti finiti,scarsa attenzione alla preparazione di tecnici superesperti....
Ha vinto il mercato che richiedeva un prodotto a prezzo basso,più basso,bassissimo....
Il mercato ha leggi dure contro cui è difficile andare a meno che non ti chiudi in una fortezza e la globalizzazione ha espanso questa onda lunga con tempi sempre più ravvicinati.
Prato la conosco bene,ho frequentato fabbriche,fabbricanti e tecnici per anni e anni.
I più forti hanno diversificato investendo in tenute agricole,vigneti,turismo...
I più piccoli hanno chiuso..
Anche se il presidente di Pratotrade,che conosco da tanto tempo,si sta dando da fare!
che pensate delle sartorie cinesi
Purtroppo non ci sono solo quelle !!! A Milano c'è un'invasione di parrucchieri cinesi che offrono taglio di capelli e permanente a prezzi molto minore
di quelli italiani!!!
E' vero che i parrucchieri sono cari, però in questo modo si sta rovinando il mercato.
nonna paperanna
di quelli italiani!!!
E' vero che i parrucchieri sono cari, però in questo modo si sta rovinando il mercato.
nonna paperanna
Re: che pensate delle sartorie cinesi
mmm, secondo me dipende, non è un rovinare....cioè, se un parrucchiere mi chiede 40 euro per un taglio, il mercato lo sta rovinando lui, che è un ladro, non il cinese!nonna paperanna ha scritto:
E' vero che i parrucchieri sono cari, però in questo modo si sta rovinando il mercato.
nonna paperanna
L'importante è che i cinesi lavorino e concorrano secondo le nostre regole sociali, in modo che non si cada nella concorrenza sleale...non possono tenere aperto 7 giorni su sette se da noi i commercianti devono chiudere almeno un giorno, giorni di ferie etc, ci sono diritti che qui in Italia si è riusciti a conquistare faticosamente e non possono essere messi da parte o rinunciarvi per via della concorrenza di chi di questi diritti vuole fare a meno.
Mi ricordo che circa 10 anni fa iniziarono a spuntare negozi cinesi ovunque, con prezzi bassissimi...potrà far ridere ma questo contribuì a "calmierare" i prezzi dei negozi italiani che ormai avevano raggiunto cifre vertiginose.
Jam- Super Mani di Fata
- Messaggi : 1431
Data d'iscrizione : 29.07.10
Età : 40
Località : Milano (qualche volta Cagliari)
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Quì da me.........niente cinesi , ma aprono negozi di riparazioni veloci russe e ucraine.......ma non hanno prezzi bassissimi, sono prezzi normalibroderina ha scritto:ciao a tutte,
io come tante amiche siamo un pò spaventate dall'invasione dei cinesi che aprono sartorie e cucisvelto
anche nelle vostre città sta succdendo ciò?
da me ne hanno aperti già tre e li vedo sempre che lavorano voi che ne pensate?
blackrose36- Super Sarta/o
- Messaggi : 940
Data d'iscrizione : 27.03.10
Età : 60
Località : brescia
Re: che pensate delle sartorie cinesi
E' proprio questo il problema: nessuno di noi lavorerebbe a certe condizioni, peraltro vietatissime dalla legge. E penso che alle "nostre" condizioni (di stipendio, orario, contributi ecc.) nessuno sia in grado di offrire le tariffe che trovi dai cinesi [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Jam ha scritto:
L'importante è che i cinesi lavorino e concorrano secondo le nostre regole sociali, in modo che non si cada nella concorrenza sleale...non possono tenere aperto 7 giorni su sette se da noi i commercianti devono chiudere almeno un giorno, giorni di ferie etc, ci sono diritti che qui in Italia si è riusciti a conquistare faticosamente e non possono essere messi da parte o rinunciarvi per via della concorrenza di chi di questi diritti vuole fare a meno.
silvia- Super Sarta/o DOC
- Messaggi : 8378
Data d'iscrizione : 24.02.10
Età : 62
Località : Trieste
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Jam ha scritto:
mmm, secondo me dipende, non è un rovinare....cioè, se un parrucchiere mi chiede 40 euro per un taglio, il mercato lo sta rovinando lui, che è un ladro, non il cinese!
Mi ricordo che circa 10 anni fa iniziarono a spuntare negozi cinesi ovunque, con prezzi bassissimi...potrà far ridere ma questo contribuì a "calmierare" i prezzi dei negozi italiani che ormai avevano raggiunto cifre vertiginose.
concordo in pieno quanto hai scritto carissima, vivendo nello stesso tuo spazio so quanto qui da noi il commercio è stato spaventosamente usato come forma di arricchimento in barba ad ogni inesistente forma di concorrenza ... nell'isola i commercianti facevano da padroni con prezzi altissimi, in molti settori, sopratutto abbigliamento
i cinesi sono stati i primi ad introdurre una forma spinta di concorrenza costringendo il mercato a rivedere i prezzi rendendoli meno esosi ed introducendo il concetto di mercato che valica i confini "protetti" dell'isola
- Spoiler:
- non solo ... è terribile quanto sto per scrivere ma purtroppo tanto ma tanto vero, se non ci fossero stati i negozi cinesi qui da noi che la crisi è veramente alle stelle saremmo stati ancora più devastati, moltissime famiglie si possono vestire grazie a questi negozi, solo da qualche anno, ma mi riferisco proprio a pochissimi anni, i commercianti ambulanti, piuttosto che chiudere hanno cominciato a rendere competitiva la propria merce
un amico commerciante parlando con un collega cinese ha scoperto che le stesse sue magliette che lui paga al suo grossista a dieci euro l'una, il cinese le acquista dal suo grossista a 0,50 cent l'una ... le magliette sono identiche, cambia solo l'etichetta che pone il grossista ... chiaro che partono dalla stessa fonte ... chiaro che è il sistema italiano che fa lievitare i prezzi nella filiera commercio posto che dalla fabbrica partono tutte allo stesso prezzo!
Nel prezzo di base basso mancheranno le tutele ai lavoratori ma nel prezzo differenziato al consumatore non è di certo la mancanza di tutela del lavoratore che incide ma la capacità di arricchirsi del sistema commercio
aggiungo ... ahimè che il mio amico sta chiudendo per fallimento, lui che aveva una attività avviatissima, ma che del pari dei suoi colleghi ha usufruito dei tempi di monopolio ed ora non ha la capacità di reggere una concorrenza così spietata, essendo peraltro mancata pure la fase di concorrenza normale ora la chiusura è segnata.
parlo del sistema sardo che è veramente una grossa anomalia rispetto al resto d'italia
edit
mi accorgo d'essere stata molto categorica, non posso dire che tutto il sistema commercio fosse basata logica ma in gran parte si purtroppo, ovviamente ci sono stati commercianti che non si sono "arricchiti" ma che sono a mala pena riusciti a sopravvivere, molto dipende dall'area in cui sono ubicati molto dipende dal prodotto venduto e dalla capacità di contrattare con i grossisti e dalla possibilità di avere una più o meno vasta clientela, cosa poco probabile data la ridotta consistenza degli abitanti in Sardegna
ma che qui da noi il prezzo fosse calcolato tenendo conto anche del fatto che non era facile acquistare per i consumatori sardi in punti vendita oltremare e tanto meno per altri venditori arrivare in sardegna è una altrettanto precisa lettura del mercato sino a qualche anno fa
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Farei un appunto.
Benissimo le concorrenze che calmierano il mercato,benissimo le regole da rispettare per una equa concorrenza ,ma il problema non è il consumatore finale......o lo è solo in ultima analisi...perché il manufatto cinese ha spento la nostra esportazione,ha cancellato industrie e con esse tanti tanti posti di lavoro.
Non guardate solo al negozio sotto casa.....
Benissimo le concorrenze che calmierano il mercato,benissimo le regole da rispettare per una equa concorrenza ,ma il problema non è il consumatore finale......o lo è solo in ultima analisi...perché il manufatto cinese ha spento la nostra esportazione,ha cancellato industrie e con esse tanti tanti posti di lavoro.
Non guardate solo al negozio sotto casa.....
Re: che pensate delle sartorie cinesi
in effetti il discorso è molto articolato ... e parte dalla concezione egocentrica ed autoreferenziale del mercato europeo, purtroppo oggi si vedono tutte le conseguenze
in ogni caso sapete che in cina si sta sviluppando un mercato di alta qualità, man mano che si "educano" al bello e ben eseguito, al di là della loro tipica cultura e produzione, già elegante e raffinata, non si accontentano dell'approssimativo basta che funga ... li c'è spazio per tutti se si impara a fare mercato rispetto anche agli usi e costumi altrui
e non dimentichiamoci che, non so se questo vale per la filiera tessuti, ma vale per la metalmeccanica, i nostri imprenditori hanno preferito dismettere qui per andare a produrre altrove dove la manodopera era più conveniente ... molta parte del problema ce la siamo costruita noi
in ogni caso sapete che in cina si sta sviluppando un mercato di alta qualità, man mano che si "educano" al bello e ben eseguito, al di là della loro tipica cultura e produzione, già elegante e raffinata, non si accontentano dell'approssimativo basta che funga ... li c'è spazio per tutti se si impara a fare mercato rispetto anche agli usi e costumi altrui
e non dimentichiamoci che, non so se questo vale per la filiera tessuti, ma vale per la metalmeccanica, i nostri imprenditori hanno preferito dismettere qui per andare a produrre altrove dove la manodopera era più conveniente ... molta parte del problema ce la siamo costruita noi
Re: che pensate delle sartorie cinesi
silvia ha scritto:E' proprio questo il problema: nessuno di noi lavorerebbe a certe condizioni, peraltro vietatissime dalla legge. E penso che alle "nostre" condizioni (di stipendio, orario, contributi ecc.) nessuno sia in grado di offrire le tariffe che trovi dai cinesi [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Jam ha scritto:
L'importante è che i cinesi lavorino e concorrano secondo le nostre regole sociali, in modo che non si cada nella concorrenza sleale...non possono tenere aperto 7 giorni su sette se da noi i commercianti devono chiudere almeno un giorno, giorni di ferie etc, ci sono diritti che qui in Italia si è riusciti a conquistare faticosamente e non possono essere messi da parte o rinunciarvi per via della concorrenza di chi di questi diritti vuole fare a meno.
Si, è un problema serissimo. La concorrenza la si deve fare a parità di condizioni che devono essere controllate con cura, proprio per evitare il tracollo di commercianti e imprenditori onesti da parte di chi non rispetta i nostri diritti. Troppo comodo mettere a lavorare 12 ore in nero e mantenere prezzi bassi (cosa che, tristemente, è in uso anche fra biechi "affaristi" italiani).
Ro, mi dispiace, vero, sono stata pressapochista, come dice Annina è un discorso molto articolato, volevo solo far presente la situazione "pratica" a livello locale senza andar ad analizzare livelli di economia superiore su cui sono molto ignorante.
So però che, spesso, produttori italiani, per essere più concorrenziali, hanno scelto di trasferirsi in cina, lasciando solo in italia l'ultima parte di raffinazione del prodotto per poter apporre il famigerato marchio "made in Italy"...è stata una scelta che non condivido, forse dettata da regole che non conosco, ma penso abbia contribuito per grande parte alla situazione attuale.
Personalmente cerco di acquistare "quello che vedo", cioè basandomi sulla qualità che mi indicano i miei occhi e le mie mani, a prescindere da etichette varie, salvo quella "made in Italy" che cerco sempre, pensando, (o forse, a questo punto, illudendomi) di acquistare un capo eseguito in base a norme di lavoro che condivido per etica.
Jam- Super Mani di Fata
- Messaggi : 1431
Data d'iscrizione : 29.07.10
Età : 40
Località : Milano (qualche volta Cagliari)
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Visto che scrivo da Barletta,...oggi tutti sanno la situazione nostra.Anch'io posso raccontare storie infinite del made in Italy di Barletta.Dalle grande firme che facevano fare la loro maglieria da noi,mettendoci solo l'etichetta...Chi le produceva le faceva in serie...tutti uguali,ma poi ogni "firma"ci metteva la sua di firma.Se poi il produtore ci metteva il marchio suo,venivano sequestrati,perchè erano "immitazioni"!!
Lavorare come i cinesi?Da noi non è mai stato diverso....non è mai cambiato nulla.Unica differenza che ieri i filati erano prodotti anche localmente,oggi è SOLO cinese.
Prato ancora oggi produce abbigliamento?Si ma i tessuti sono cmq cinese...ma il marchio dira"Made in Italy"...per l'appunto,fatto in Italia,ma si parla del prodotto finito.
Noi a Barletta di sabato si andava al mercato settimanele,dove veniva un venditore con spezzoni di tessuti che Prato vendeva.Quei meravigliosi tessuti,delle grande firme.Allora li pagavo 500 lire il pezzo.Ma c'erano pezzi enormi,con 7 pezzi ti facevi un capotto lungo.Abbiamo imparati a studiare come confezionare con spezzoni gli abiti...Tutto si può fare,e i bambini li vestivo con pocchissimi soldi.
Bei ricordi.
Prato era la regina in tutto il mondo con i suoi tessuti di alta moda....il prèt a porter....
Lavorare come i cinesi?Da noi non è mai stato diverso....non è mai cambiato nulla.Unica differenza che ieri i filati erano prodotti anche localmente,oggi è SOLO cinese.
Prato ancora oggi produce abbigliamento?Si ma i tessuti sono cmq cinese...ma il marchio dira"Made in Italy"...per l'appunto,fatto in Italia,ma si parla del prodotto finito.
Noi a Barletta di sabato si andava al mercato settimanele,dove veniva un venditore con spezzoni di tessuti che Prato vendeva.Quei meravigliosi tessuti,delle grande firme.Allora li pagavo 500 lire il pezzo.Ma c'erano pezzi enormi,con 7 pezzi ti facevi un capotto lungo.Abbiamo imparati a studiare come confezionare con spezzoni gli abiti...Tutto si può fare,e i bambini li vestivo con pocchissimi soldi.
Bei ricordi.
Prato era la regina in tutto il mondo con i suoi tessuti di alta moda....il prèt a porter....
cupidobaby- Super Sarta/o
- Messaggi : 203
Data d'iscrizione : 19.10.11
Età : 79
Località : bat
Re: che pensate delle sartorie cinesi
da me è un fenomeno che nasce solo ora e spuntano come funghi !!
come si fa a concorrere con un orlo di pantaloni a meno di 5 euro? io per fortuna non faccio la professione di sarta, anche da me ci sono russe e ukraine e io per prima non sono 100 x 100 italiana ma queste ultime non applicano prezzi così sleali... da noi il filo è carissimo e gli aghi pure come si fa?
...per non parlare della stoffa
come si fa a concorrere con un orlo di pantaloni a meno di 5 euro? io per fortuna non faccio la professione di sarta, anche da me ci sono russe e ukraine e io per prima non sono 100 x 100 italiana ma queste ultime non applicano prezzi così sleali... da noi il filo è carissimo e gli aghi pure come si fa?
...per non parlare della stoffa
broderina- Super Mani di Fata
- Messaggi : 1369
Data d'iscrizione : 05.04.11
Età : 44
Località : Dolomiti
Re: che pensate delle sartorie cinesi
bigshine ha scritto:ragazze leggetevi "Storia della mia gente" di Edoardo Nesi premio Strega...
Seguendo la tua segnalazione, l'ho comprato ieri e ne ho gia' letto mezzo prima di andare a dormire... e' veramente interessante! Mi ha fatto veramente morire la finta lettera al giornalista del Corriere che usava criticare le fabbriche pratesi che non riuscivano a reggere sul mercato...
Re: che pensate delle sartorie cinesi
sere ha scritto:bigshine ha scritto:ragazze leggetevi "Storia della mia gente" di Edoardo Nesi premio Strega...
Seguendo la tua segnalazione, l'ho comprato ieri e ne ho gia' letto mezzo prima di andare a dormire... e' veramente interessante! Mi ha fatto veramente morire la finta lettera al giornalista del Corriere che usava criticare le fabbriche pratesi che non riuscivano a reggere sul mercato...
A me piace moltissimo soprattutto perchè finalmente un imprenditore che ha fatto i soldi che ha avuto il coraggio di ammettere che la globalizzazione non ha portato tutti questi benefici...spiegando nel dettaglio cosa si prova ad annegare e dicendo chiaramente come stanno le cose..
Re: che pensate delle sartorie cinesi
Qui da me non ci sono sartorie cinesi (o, se ci sono, io non le ho viste). Ci sono invece i classici negozi di abbigliamento, ma ultimamente hanno aperto un paio di megastore nei quali si trova di tutto. Novità dell'anno scorso, ha aperto un parrucchiere, forse adesso saranno in 2.
Adesso a me sorge spontanea una riflessione peraltro amara, riferita alla mia zona. I cinesi fanno concorrenza con lo sfruttamento, senza il rispetto delle regole... e ci può anche stare; il problema è che gli italiani invece di protestare corrono a copiarli. Se i cinesi restano aperti 7 giorni su 7, invece di reclamare e farli chiudere per il riposo, smuovono le montagne per avere le aperture domenicali liberalizzate. I cinesi tengono aperto, che so, 12 ore invece di 8? anche noi dobbiamo tenere aperto 12 ore! E così via... e chissenefrega se i dipendenti hanno una famiglia, si tiene aperto alla domenica e se non ti sta bene, quella è la porta.
Tornando alla riflessione, mi vien da chiedere: ma i controlli dove sono? perchè ci sono i controlli... ma chissà perchè spesso "sorvolano" su certe cose.
QUindi, è vero che i cinesi fanno concorrenza sleale, ma forse è vero anche che le forze dell'ordine dovrebbero iniziare a fare controlli più severi e mirati. Infine, le aziende che delocalizzano solo per fare maggiori profitti (vedi la Omsa) dovrebbero essere multate pesantemente... e vietare il Made in Italy se almeno il 90% della produzione non è in Italia.
Lisa82
Adesso a me sorge spontanea una riflessione peraltro amara, riferita alla mia zona. I cinesi fanno concorrenza con lo sfruttamento, senza il rispetto delle regole... e ci può anche stare; il problema è che gli italiani invece di protestare corrono a copiarli. Se i cinesi restano aperti 7 giorni su 7, invece di reclamare e farli chiudere per il riposo, smuovono le montagne per avere le aperture domenicali liberalizzate. I cinesi tengono aperto, che so, 12 ore invece di 8? anche noi dobbiamo tenere aperto 12 ore! E così via... e chissenefrega se i dipendenti hanno una famiglia, si tiene aperto alla domenica e se non ti sta bene, quella è la porta.
- Spoiler:
- Perchè siamo onesti, buona parte dei titolari che decide di tenere aperto alla domenica, mica ci lavora dentro ai negozi! Il che mi fa ancora più rabbia, vuoi tenere aperto 7 giorni su 7? allora ci passi tu la domenica in negozio! (vedi supermercati e catene varie)
Tornando alla riflessione, mi vien da chiedere: ma i controlli dove sono? perchè ci sono i controlli... ma chissà perchè spesso "sorvolano" su certe cose.
- Spoiler:
- Parlando con la titolare di un panificio, mi spiegava che loro non possono produrre pasticceria perchè per legge dovrebbero avere 2 laboratori distinti, in quanto pane e creme non possono stare assieme (???????). Però guarda caso, davanti al negozio dove era prima, c'era un negozio di gente di colore, dove vendevano alimentari, carne e tagliavano pure i capelli (!!!!!!!) ma i controlli dell'ASL andavano solo da loro, ignorando il suddetto negozio...
QUindi, è vero che i cinesi fanno concorrenza sleale, ma forse è vero anche che le forze dell'ordine dovrebbero iniziare a fare controlli più severi e mirati. Infine, le aziende che delocalizzano solo per fare maggiori profitti (vedi la Omsa) dovrebbero essere multate pesantemente... e vietare il Made in Italy se almeno il 90% della produzione non è in Italia.
Lisa82
Lisa82- Super Mani di Fata
- Messaggi : 1120
Data d'iscrizione : 28.10.11
Località : Prov. di Pordenone
Re: che pensate delle sartorie cinesi
sarà una piccola cosa, ma io mi rifiuto di andare nei centri commerciali e nei negozi nei giorni festivi...
cinzia- Super Mani di Fata
- Messaggi : 3188
Data d'iscrizione : 17.03.10
Pagina 1 di 2 • 1, 2
Argomenti simili
» sartorie verona
» Chiacchierino con l'ago
» qualcuno ha comprato questi piedini?
» Cosa ne pensate
» Singer Brilliance 6180 e taglia cuci Singer alla Lidl
» Chiacchierino con l'ago
» qualcuno ha comprato questi piedini?
» Cosa ne pensate
» Singer Brilliance 6180 e taglia cuci Singer alla Lidl
Pagina 1 di 2
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.