Come avete cominciato a cucire e a che livello siete?

bé chiara una che ha il papà che si compra la macchina da cucire doveva necessariamente decidersi a cucire anche lei! fra un anno di questi tempi ti volterai indietro e da un lato ti sembrerà impossibile che sia solo un anno che cuci, dall'altro troverai incredibile vedere quanta strada hai fatto... è più di un hobby, il cucito diventa un modo di vivere (e quando si vede in giro qualcosa che ci piace, lo dividiamo in due categorie: 'posso farlo anch'io!' e 'devo assolutamente riuscirci anch'io!'

panna ha scritto:(e quando si vede in giro qualcosa che ci piace, lo dividiamo in due categorie: 'posso farlo anch'io!' e 'devo assolutamente riuscirci anch'io!'

verissimo !!!!!!!!

Nina, sono felice che tu sia qui con noi adesso!
Non sei sola sola, ci siamo noi...

Cucire ti ha fatto " guarire " già una volta, le passioni vere non muoiono mai. Questo è un altro inizio, ho letto che hai tanti motivi per ricominciare a cucire, hai una figlia a cui passare la tua arte e con cui condividere la tua passione e poi , ancora più importante, hai te stessa......Creare aiuta e i lavori manuali sono proprio una medicina per la mente, pensa che il direttore generale di una grandissima azienda veneta ( lo conoscevo personalmente ), aveva stabilito che i propri menager imparassero a lavorare l'uncinetto e nei momenti di stress lavorativo questi andavano in una stanza dove portavano avanti dei progetti via via più difficili dalla presina al mega centrino con non si sa quanti punti pigne ed archetti... e credimi funzionava....dai. apri la mente e un passo alla volta...... e per quel che può contare sono con te

cinzia ha scritto:

panna ha scritto:(e quando si vede in giro qualcosa che ci piace, lo dividiamo in due categorie: 'posso farlo anch'io!' e 'devo assolutamente riuscirci anch'io!'

verissimo !!!!!!!!

concordo in pieno....io aggiungo QUANDOOOOOO potro' farlo anch'io????
Un po' mi preoccupa perche' quasi tutti i pomeriggi (a meno che non sia proprio stanca morta ...ho un ristorante e non vi dico gli orari) cucicchio, progetto, ritaglio, faccio prove varie...prima correvo almeno un ora - un'ora e mezza tre volte la settimana!! Adesso faccio correre la macchina da cucire
Dai Nina, con tutta la mia inesperienza ci sono anch'io con te

chiara2711 ha scritto: Adesso faccio correre la macchina da cucire

...si vede che hai a cuore il suo benessere e la sua salute! una macchina da cucire ben allenata è proprio quel che ci vuole per rilassarsi e star bene! non c'è niente di peggio che avere mille progetti e lei si pianta e non collabora!

Si' Panna ... almeno per adesso collabora

Io sono stata "avviata" per così dire, ai lavori di cucito dalla mia nonna. Sono cresciuta vedendola lavorare a macchina, ricamare, sferruzzare...
E mi è sempre sembrata una magia come da un filo potessero nascere tante cose.
Da piccolina mentre le mie amiche facevano danza o pallavolo, io andavo a un corso di ricamo dalle suore.
Detta così può sembrare una costrizione, invece mi piaceva tantissimo.
Poi un lunghiiiissimo periodo di latenza, specialmente negli anni ribelli dell'adolescenza.
Infine, due anni fa ho ritrovato una vecchia macchina che mia madre aveva comprato e mai usato l'ho presa in braccio e me la sono portata via. Una cara amica mi ha procurato tantissimi ritagli di stoffe ed essendo alcuni piuttosto piccoli ho cominciato facendo borsellini e pupazzi.
Poi mi sono appassionata molto agli stili di cucito scandinavo e giapponese in particolare (molto essenziali nelle forme e con una scelta cromatica e di tessuti molto in linea con il mio gusto) e ho cominciato a fare progetti un po' più elaborati.
Comunque, almeno fino ad ora ho fatto tutto da autodidatta e credo che ad un certo punto un corso mi servirà, perchè più fai e più hai voglia di fare e di fare sempre meglio!
Di sicuro, cucire crea dipendenza!!!!

Laguz ha scritto:
Di sicuro, cucire crea dipendenza!!!!

QUOTOOOO!!!

shiva ha scritto:

Laguz ha scritto:
Di sicuro, cucire crea dipendenza!!!!

QUOTOOOO!!!

ANCHE IOOOOOO

Io ho comminciato a cucire da bambina seguendo la mia mamma,facevo vestiti per le bambole con la sua macchina da cucire vecchia,piu tardi sono passata a cucirli per me.Mi ricordo,quando dovevo trasferirmi in un altra cita' a 14 anni,per frequentare la scuola superiore mi sono cucito molti capi nuovi,ero bravissima,non so nemeno come ho fatto.A ventitre anni mi ha rapito un bellissimo italiano,poi sono nati i miei tre figli e ho messo a tacere la macchina da cucire per ben venticinque anni.Soltanto quattro anni fa ho ripreso,prima con piccoli progetti,e adesso sono quasi cucidipendente. Il mio sogno è sapere disegnare da me i cartamodelli,non è facile,ma ci provo con l'aiuto di vari libri.Se avessi vent'anni, andrei a scuola per diventare modellista.
Adesso cè una cosa del mio carattere che mi impedisce di concludere,ed è la mia lentezza e il perfezionismo,talvolta mi arrabbio con me stessa.
Comunque mi piace troppo questo hobby,mi aiuta a superare problemi e aversità della vita,il bello è,che mio marito partecipa e mi sprona sempre,cuciro' finche sono in vita,si fa per dire!

io cucivo da piccola con una vecchissima macchina di una mia zia, tipo la condor...ma si chiamava butterfly :P
Cucivo i vestitini per le mie barbie, cosine semplici ma mi davo da fare.
Ho smesso per tanto tanto tanto tempo, ho ripreso questo Natale, perchè il mio ometto ha deciso di farmi il regalo più bello ! La mia attuale cucitrice
Il mio primo tentativo è stata la shopping bag gialla :P fatta smembrando un copricuscino XD
Poi ho fatto il mio primo orlo! Ho accorciato i jeans del mio compagno
E oggi ho fatto un'altra shopping bag XD mi ha fatto sudare ve lo dico! Tra poco carico le foto!!

Ora mi sento più in sintonia con la mia bimba, riesco a controllare la velocità, mi ricordo 3 regolazioni diverse XD yeah! e non faccia casino coi fili, spero di riuscire presto a realizzare il mio primo kimono! So che mi costerà tanta fatica, ma la soddisfazione che provo a lavoro finiti mi ripaga di tutto!

mamma cuciva sin da ragazza ed io l'ho sempre vista cucire e secondo la migliore tradizione le rubavo i ritagli per fare i vestiti alle bambole, mi ha insegnato un po' di basi e ricordo che quando cuciva qualcosa per me e mi offrivo di aiutarla mi faceva passare le marche (io li chiamo punti molli).

mi sono convinta ad imparare perchè sono convinta che si debba saper fare tutto, (il mio più grande trionfo è stato imparare ad usare il trapano, ma questa è un'altra storia) e soprattutto perchè sono viziata: i vestiti che faceva mia madre erano ben fatti, ben rifiniti, su misura. come posso accontentarmi di quelli che si comprano?
i soldi non sono tantissimi ed ero abituata ad avere quello che volevo al prezzo di uno scampolo!
quando sono in un negozio palpo, esamino, rigiro le cuciture... la gonna è corta, qui fa difetto...

purtroppo il tempo è poco e riesco a confezionare solo due o tre capi l'anno e poi dopo due ore di cucito la schiena va in sciopero e sembra che mi abbiano pugnalato... ma sono ostinata e malata di perfezionismo e alla fine anche se con tempi biblici riesco a combinare qualcosa di decente.
ora voglio fare il salto di qualità: le maniche (SONO LA MIA OSSESSIONE!!) e poi una giacchina, magari con la fodera da che ci siamo...

Mia madre negli anni 50 cuciva dalle sorelle Fontana a piazza di spagna, mia zia cuciva abiti da sposa a casa per tutto il quartiere e cuciva anche per alcuni negozi di piazza vittorio. A casa mia volavano metri di stoffe, bottoni fili, per non parlare dei matrimoni in famiglia mia madre e mia zia cucivano per tutti. Io ho sempre snobbato il loro lavoro e non ho mai voluto imparare. Dopo tanti anni, e tristi storie familiari è scoppiata questa mia passione che mi ha fatto uscire fuori da una depressione che si stava impadronendo di me, purtroppo ahimè ho dovuto imparare tutto da zero perchè mia mamma e mia zia non c'erano più. Ho fatto dei corsi e ancora continuo, mi piace tantissimo, non mi fermo più, certo ho combinato tanti pasticci, ma è veramente bellissimo questo mondo vivere tra stoffe e bottini mi rende felice ed è un continuo apprendere, ma lo dico sinceramente non sapevo fare proprio nulla . Poi ho scoperto questo forum che mi piace da morire. ciao a tutte

gicla3 ha scritto:Mia madre negli anni 50 cuciva dalle sorelle Fontana a piazza di spagna, mia zia cuciva abiti da sposa a casa per tutto il quartiere e cuciva anche per alcuni negozi di piazza vittorio. A casa mia volavano metri di stoffe, bottoni fili, per non parlare dei matrimoni in famiglia mia madre e mia zia cucivano per tutti. Io ho sempre snobbato il loro lavoro e non ho mai voluto imparare. Dopo tanti anni, e tristi storie familiari è scoppiata questa mia passione che mi ha fatto uscire fuori da una depressione che si stava impadronendo di me, purtroppo ahimè ho dovuto imparare tutto da zero perchè mia mamma e mia zia non c'erano più. Ho fatto dei corsi e ancora continuo, mi piace tantissimo, non mi fermo più, certo ho combinato tanti pasticci, ma è veramente bellissimo questo mondo vivere tra stoffe e bottini mi rende felice ed è un continuo apprendere, ma lo dico sinceramente non sapevo fare proprio nulla . Poi ho scoperto questo forum che mi piace da morire. ciao a tutte

Mi fa piacere sapere che quest'arte ti abbia aiutato a risorgere nella vita.....Io per anni ho cercato invano un hobby, una passione che mi divorasse....mi sentivo quasi apatica perchè non c'era nulla che mi interessasse davvero o che durasse nel tempo ...guardavo gli altri avere degli hobby che li appassionavano ...ed io nulla...poi ad un certo punto iniziando per curiosità...ho scoperto il cucito...e non l'ho più lasciato!

Spoiler:

Io ho avuto una nonna sarta, lo è divenuta per necessità : marito scomparso prematuramente e tre figli da tirare su.
Mia mamma ha sempre visto il lavoro della sarta come una grande ,grandissima fatica perchè mia nonna è diventata sarta per necessità ma anche per passione:infatti nessuno le ha insegnato niente ed è stata un'autodidatta. Comunque ad un certo punto era veramente brava e aveva sempre due o tre aiutanti che rifinivano gli abiti. Con una Pfaff a pedale ha fatto meraviglie: posseggo ancora ,come una reliquia, un suo vecchio abito di Carnevale che lei si era confezionata per sè: da spazzacamino!! La macchina da cucire la possedeva già prima di sposarsi , i suoi gliel'avevano regalata perchè potesse "giocare" con la sua passione e poi ,dopo tutta una serie di avvenimenti avversi e la morte del marito la macchina è stata la sua salvezza.
Comunque io ho sempre visto mia nonna cucire per noi bambini,ormai non lavorava più per gli altri, ho ancora i vestiti di Carnevale che mi ha confezionato con la Elna di mia mamma (mio papà pensava che potesse interessarle...ed è stato un regalo che lui le ha fatto).Io cucivo imitandola :per le bambole ovviamente,avevo una passione per i ritagli di stoffa che raccoglievo in borsoni di nylon (!!)la mia Barbie aveva un guardaroba niente male...,inoltre mi ha insegnato a lavorare a maglia e a uncinetto (conservo ancora tante cose tra cui il copriletto che mi ha fatto quando mi sono sposata.
Poi verso i 20 anni ho frequentato un corso di taglio e cucito..così per gioco. Mi sono fatta alcune cosette ,sempre con la Elna di mia mamma che è tutt'ora in perfette condizioni perchè usata pochissimo...poi mi sono sposata ed ho "deciso" che il cucito non è per me ed ho preferito fare lavori a maglia ...Ma alcuni anni fa sono stata a trovare un' amica a Verona ed ho visto un negozietto del centro storico dove si fanno vestiti a mano, cose molto originali...erano vestiti in panno dunque facili da confezionare(almeno secondo me)...mi si è riaccesa la voglia: mio marito sapeva che io sotto sotto avevo voglia di riprovare e mi ha regalato "per scherzo" una macchinetta da supermercato Necchi con la qualche ho iniziato anzi riiniziato..inoltre tre anni fa cercavo un abitino grigio che mi piacesse e non costasse troppo..ho acquistato Burda dell' agosto 2009 ,un numero veramente bello dove ho trovato l' abito e anche altre cose (altrochè il Burda di adesso..)ed ora eccomi qua: con una scorta vergognosa di stoffe, di riviste e tre macchie:la Necchi perfettamente funzionante nella sua custodia sotto il letto , la tagliacuci Necchi 181(comperata anche su vostra istigazione..) e la nuova "bimba" giapponese elettronica che è una meraviglia..adesso che penso dovrei aggiungere anche la quarta macchina : Elna di mia mamma ma che non aspetta altro di essere usata.
Il mio livello..beh diciamo che si attesta sui due pallini...ma ho voglia di migliorare

Io non ho mai avuto esperienze col cucito e affini quando ero piccola... certo, vedevo mia madre ogni tanto che cuciva bottoni e pieghe, e anche mio padre che senza tanti complimenti si attaccava i bottoni da solo
Ma non ero affascinata da questo campo della creatività, e neanche dai vestiti: fino ai 12 anni chiedevo a mia mamma di prepararmi lei i vestiti per la scuola, causa pigrizia xd
Poi, forse incontrando persone che badavano molto di più a cose come trucco e vestiti, sono progressivamente cambiata; adesso temo di star sviluppando un'ossessione, tanto per il vestiario in ogni forma, quanto per il make up. Ho da poco terminato un corso di trucco (e ne sto seguendo uno di visagismo) e voi non avete idea di quanto siano costosi i trucchi e le attrezzature professionali +_____+
E' anche vero che la maggior parte delle cose le ho prese della bioactive actorstudio, una marca esclusiva (e stupenda) e che ormai sono armata come se dovessi truccare l'apocalisse, ma ho speso intorno ai mille euro o.o e solo perché ho lo sconto professionisti, intorno al 40%!!

Per quanto riguarda il cucito, era un po' che disegnavo vestiti che mi sarebbe piaciuto avere, o li ricopiavo da fumetti o immagini varie.
Per prima cosa, 3 estati fa, nel 2009, senza aver mai preso un ago in mano, ho provato a farmi una minigonna fatta di pezzi di jeans e di stoffa rossa scozzese, stile puk... perché stile punk; ebbene perché in fondo i vestiti punk (quelli veri) erano semplicemente pezze fatte coi piedi :DDD un'ottima scusa per fare un lavoro a cavolo :DDD infatti è una minigonna fatta letteralmente di pezze, ci ho lasciato anche i punti di imbastitura e ho lasciato gli orli a sfilacciare... per 'costruire il modello' mi sono appoggiata i ritagli di stoffa addosso fino a coprire tutta la circonferenza intanto è stupenda, e quando vado nei locali alternativi me la invidiano u.u
Poi quell'autunno mi sono iscritta alla scuola della moda partenopea, qui a napoli, per studiare sartoria e modellismo. E' qualche mese che ho finito di studiare i modelli del primo libro (e cioè il primo corso), e a giugno avrò l'esame. Nel frattempo preparo vestiti, perché purtroppo in questi quasi 3 anni ho avuto poco tempo per realizzare in stoffa i vestiti, lavorando e/o studiando anche altrove, e devo recuperare un po'... Poi sicuramente continuerò col secondo libro, che ha molti altri cartamodelli +____+ e per il quale spero di metterci meno di 3 anni eheh università permettendo...
E dopo quest'estate, quando avrò preso (spero) un buon ritmo con l'università, che ho ricominciato da poco, vorrei cominciare a lavorare un pò, sia come truccatrice che come sarta! Anche perché a furia di finanziarmi tutti questi corsi sto finendo i soldini, e ormai posso cercarmi un lavoro più intensivo solo durante l'estate :/ Intravedo il fondo, vicinissimo, nel portafogli con i miei risparmi...

Il mio primo ago infilato nella stoffa è stato per un ricamo: avevo circa quattro anni. In famiglia cucire era normale, la nonna aveva un macchina a pedale dove creava semplici cose per la casa, i capi più impegnativi venivano tagliati dalla vicina, che era sarta, e cuciti con i suoi consigli. Così seguendo la nonna che ricamava (era la sua passione) e la zia che cuciva, ho imparato i primi rudimenti vestendo bambole e pupazzetti. Crescendo ho soprattutto ricamato e cucito a mano, arrivata all'adolescenza ho provato a cucirmi qualcosa, sempre con la macchina di famiglia: una gonna, un vestitino semplice, una blusa, riuscendo benino. Da sposata, ho acquistato una macchina mia, di livello medio, che ho sfruttato molto cucendo corredini e vestitini per bambini, e,con l'aiuto di cartamodelli e riviste, anche camice e pantaloni per mio marito. Ho cucito nei ritagli di tempo quando ho ripreso a lavorare, soprattutto per i figli e le la casa. In definitiva ho imparato, da sola, a confezionare di tutto un po', tra libri ed esperienze, ho acquisito un livello di base, nel frattempo ho acquistato altre due macchine da cucire, niente di particolare sempre poco di più che modelli base, ma duttili. Cucire o meglio creare mi piace, putroppo lavorando il tempo è pochissimo, non escludo di regalarmi prima o poi un corso di cucito ed una macchina da cucire "vera".
Ma il mio grande amore è rimasto il ricamo, appena posso mi ci rifugio, mi diverte e mi rilassa, ho creato diverse cose preziose e comuni per la casa che uso tutti i giorni, senza problemi, pochi sanno che i colori del filo da ricamo sono a prova di lavatrice e candeggina!
E' bellissimo scambiarci le nostre esperienze, che a quanto ho letto, spesso risalgono alla nostra infanzia ed alla nostra formazione come persone, questo gomitolo che si dipana tra noi racconta una storia comune e cuce le distanze di età e di luoghi, a dispetto di un'era che ha relegato in un'angolino quasi tutte le attività manuali, massivizzando gusti e consumi. Evviva invece la fantasia, il riuso, la creatività , alleluhia a questo forum, tanto utile, quanto divertente!

Il mio primo incontro con ago e filo risale a quando ero bambina (ahimè più di 40 anni fa) quando passavo ore a casa di una mia cugina più grande che, rimasta orfana giovanissima, si guadagnava da vivere cucendo e, soprattutto, ricamando.
Mi divertivo, oltre che a provare le sue scarpe, anche a togliere i punti molli e l'imbastitura dagli abiti su cui lavorava, a giocare con i ritagli di stoffa e ad imitare i punti da ricamo.

Poi a 12 anni circa, un'estate feci un corso di ricamo tenuto dalle suore del mio paese quindi l'anno successivo partecipai a due corsi di cucito “Le gran chic” e imparai ad usare le due squadre e la curvetta per costruire i cartamodelli.
In casa avevamo una vecchissima Singer, ma fu con l'arrivo di una Pfaff automatica che mi si aprì un mondo nuovo: fu l'inizio di un'avventura perché mi misi a cucire vestiti per me e per qualche amica.

Poi vennero gli anni del liceo e dell'università e la macchina da cucire cadde un po' nel dimenticatoio, ma ogni tanto la voglia di creare qualcosa veniva fuori infatti fra un esame e l'altro cucì persino l'abito della prima comunione in plumetis bianco alla mia nipotina! Lei fu felicissima e io ne fui veramente orgogliosa: nessuna delle sue compagne aveva un vestito simile. Certo se avessi saputo allora quello che ho scoperto in questi giorni sulle canne di plastica usate per sostenere le sottogonne sarebbe venuto molto meglio!

Dopo la laurea il primo lavoro e quindi poco tempo per cucire e soprattutto per realizzare i cartamodelli, quindi scoprì la rivista La mia boutique che ho comprato, anche se non regolarmente, per anni. Li conservo ancora tutti, compresi gli opuscoli allegati con spiegazioni che sono stati per anni la mia principale fonte di apprendimento sulle tecniche di cucito.
In questi ultimi anni però la rivista è totalmente cambiata, mi è piaciuta sempre meno, così ho molto diradato gli acquisti. Ho comprato l'ultimo numero, sembra migliorata ora.

Ho cucito e cucio (solo per me e i miei familiari!) anche tende, cuscini, copripoltrone, tovaglie, copriletti, abiti di carnevale, corredini per neonati e... l'anno scorso anche un semplicissimo abito da sposa con cui ho fatto felice una ragazza che non poteva permettersi altro che l'acquisto di un po' di tessuto.

Ora vi ho scoperto (ma com'è che, nonostante stia a lungo al computer, non vi ho scoperti prima?) e la voglia di cucire sta aumentando, peccato che le giornate son solo di 24 ore!

ago ha scritto:... l'anno scorso anche un semplicissimo abito da sposa con cui ho fatto felice una ragazza che non poteva permettersi altro che l'acquisto di un po' di tessuto

wow anche l'abito da sposa!?Bravissima!!Chissà che soddisfazione!

shiva ha scritto:Chissà che soddisfazione!

La soddisfazione è stata tanta, anche se non era certo un abito da passerella, ma la commozione per la gioia di questa ragazza che non la smetteva più di ringraziarmi è stata anche maggiore

ago ha scritto:
........ ma la commozione per la gioia di questa ragazza che non la smetteva più di ringraziarmi è stata anche maggiore

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gicla3 ha scritto:Mia madre negli anni 50 cuciva dalle sorelle Fontana a piazza di spagna, mia zia cuciva abiti da sposa a casa per tutto il quartiere e cuciva anche per alcuni negozi di piazza vittorio. A casa mia volavano metri di stoffe, bottoni fili, per non parlare dei matrimoni in famiglia mia madre e mia zia cucivano per tutti. Io ho sempre snobbato il loro lavoro e non ho mai voluto imparare. Dopo tanti anni, e tristi storie familiari è scoppiata questa mia passione che mi ha fatto uscire fuori da una depressione che si stava impadronendo di me, purtroppo ahimè ho dovuto imparare tutto da zero perchè mia mamma e mia zia non c'erano più. Ho fatto dei corsi e ancora continuo, mi piace tantissimo, non mi fermo più, certo ho combinato tanti pasticci, ma è veramente bellissimo questo mondo vivere tra stoffe e bottini mi rende felice ed è un continuo apprendere, ma lo dico sinceramente non sapevo fare proprio nulla . Poi ho scoperto questo forum che mi piace da morire. ciao a tutte

Avrei voluto vivere un infanzia tra tessuti, bottoni, vestiti.............poi le sorelle Fontana sono state fantastiche secondo me, per la storia di Roma e per esportare il made in italy
Vivi ancora lì intorno?

Ago, deve essere stata una soddisfazione emorme, poter soddisfare il sogno di una novella sposa in modo così diretto! che meraviglia! e che cuore! Sono commossa....
Ho sempre cercato anch'io di aiutare chi non poteva, le maestre, conoscendomi, durante il ciclo elementare e media dei miei figli, con la massima discrezione, mi "suggerivano" di portare qualche abito di carnevale dismesso o qualche indumentino di gioco per quei bimbi che non ne avevano. Spesso cucivo a nuovo, non mi pareva giusto fargli indossare abiti che avevano già visto addosso ai miei figli, se pure per i pochi giorni del carnevale passato. I bimbi non sapevano da chi arrvavano i panni, e ai miei figli era proibito farne parola . Ero contenta così, m'immagino che tu abbia provato la stessa emozione! bravissima!

io sempre avuto voglia di cucire fin da piccola ,pero non aveva soldi per pagare uno curso me sono finito gli studi ho iniciato fare psicologia em universita publica ho lasciato per che non me piaceva en queste tempo ho conosciuto mio fidanzato e lui sta relaizando mio sogno e da poco che iniziato e hotanta voglia!! sono proprio al nivelo principiante faccio il corso del sitam 1 libro voglio fare tutti il corso me piace tantissimo ho gia fatto tante cose, ogni giorno imparo di piuuuuuuuuuu